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(4 Aprile 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it
L’esplodere del caso Belsito con il coinvolgimento della Lega in un giro di finanziamenti illeciti terminati anche in mano alla ‘ndrangheta reggina evidenzia la presenza attiva di un blocco perverso che opera in una dimensione nazionale. Tutto ciò è grave di per se stesso ma risulta ancor più intollerabile in una situazione di massacro sociale che si abbatte su lavoratori e giovani e che provoca soprattutto nel sud una vera e propria tragedia collettiva. I connotati reali della situazione collocano allora le crisi del “ modello Reggio “ in un contesto più ampio e ramificato. Non è più possibile tenere in vita un consiglio comunale eletto in un quadro che appare sempre più inquietante e oscuro. I consiglieri d’opposizione devono farsi carico di questo collasso della democrazia, non solo chiedendo lo scioglimento del consiglio ma presentando subito le loro dimissioni, occupando l’aula del consiglio e da qui organizzando un a protesta di massa che ridia voce e speranza ai lavoratori e ai giovani di Reggio Calabria nutra il seme di un progetto di alternativa politica e sociale in questa città derelitta e oppressa.
Pino Siclari, Direzione Nazionale PCL
Reggio Calabria
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