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(24 Aprile 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it
Dopo torri, gru, tralicci, tetti, la protesta cala in una situazione infernale, quella del Vesuvio di Napoli. A scegliere questa estrema forma di protesta sono stati sei lavoratori della ex cooperativa 'Vesuvio, Natura e Lavoro', che da ieri sono sullo spuntone del cratere, dove hanno trascorso la prima notte.
La loro richiesta è quella di lavorare, per loro e per i circa 60 colleghi di lavoro è finita la cassa integrazione, quindi il domani da incerto diventa difficile.
Al momento l'area della protesta è presidiata dalla polizia; sul posto anche Vigili del Fuoco e la Protezione Civile che in nottata ha portato coperte e thé caldo.
"Abbiamo sfidato il freddo e il vento, siamo stressati e preoccupati ma da qui non ci muoveremo - ripete anche stamattina il sindacalista Cisl, Ciro Fusco -. Vogliamo un segnale dal presidente Caldoro, dal momento che non siamo riusciti ad ottenere nulla da altri rappresentanti delle istituzioni. Attendiamo a breve l'arrivo dei sindacalisti Cgil Peppe Mele e Franco Russo per la Cisl. Almeno loro ci sono vicini". Intanto, alcuni familiari dei sei sono a quota mille nei pressi della Biglietteria. La protesta proseguirà anche oggi.
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