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Rompiamo il silenzio su quel che accade in Palestina

Comitato Lasciatecinpace dell'Arcella, Circoli PRC Carlo Marx e Furio Da Re, Gruppo Liberazione Omosessuale, Soccorso Popolare

(5 Gennaio 2002)

In occasione delle festività per il nuovo anno, centinaia di pacifisti attivisti del movimento internazionale "Action For Peace", da Italia, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Stati Uniti si sono recati in Israele per lanciare, assieme a palestinesi e israeliani, un messaggio di pace e di impegno, per la coesistenza dei due popoli in due Stati, per la costruzione del dialogo e della pace in questa terra del Medio Oriente, nel reciproco rispetto e in pari dignità. La mobilitazione avveniva nel segno di "Spezzare il silenzio!", il silenzio dell'informazione ai popoli del mondo, che risulta l'arma più letale di questa guerra, che rende possibile la violenza di una occupazione, che produce odio cieco, che chiama altro odio, altro sangue, altre vittime innocenti.

- SILENZIO sulla politica di un'intera classe dirigente israeliana, che ha messo il bavaglio al processo di pace.
- SILENZIO sui 126 insediamenti di Israele nei Territori occupati illegalmente, per una presenza complessiva di 240.000 coloni, gente che spesso ignora la questione palestinese, e che fin troppo facilmente si trasforma in fucina di consenso per politiche estremistiche.
- SILENZIO sul centinaio di posti di blocco militari, che hanno ridotto la striscia di Gaza e la Cisgiordania in prigioni a cielo aperto.
- SILENZIO sugli omicidi da parte delle Forze Speciali di Israele di esponenti politici di primo piano dei Palestinesi, nel tentativo di decapitare una intera classe dirigente della resistenza palestinese.
- SILENZIO sulle iniziative di pace dei pacifisti Israeliani, come ad esempio quelle del Comitato contro la distruzione delle case dei palestinesi.
- SILENZIO sui 600 soldati di leva che si sono rifiutati di prestare servizio nei Territori.
- SILENZIO sulla marcia che alla vigilia di Capodanno ha visto i patriarchi di tutte le religioni, con tanti giovani e i pacifisti di tutto il mondo, andare da Betlemme fino al posto di blocco di Gerusalemme per pretendere l'apertura del valico che divide le due città.

Per tutto questo, intendiamo "Rompere il silenzio!" anche in questa città, perché la repressione dei palestinesi non deve e non può essere accettata, e per ricordare che non possono innescarsi processi di pace con le finzioni televisive e la superficialità bombardiera dei Bush, dei Blair, e di tanta parte del nostro Parlamento!

Comitato Lasciatecinpace dell'Arcella, Circoli PRC Carlo Marx e Furio Da Re,
Gruppo Liberazione Omosessuale, Soccorso Popolare