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(10 Giugno 2014)
Centro Destra e Centro Sinistra sono talmente uguali che non è possibile distinguerli. Rappresentano gli uni e gli altri, cordate di interessi particolari che si scambiano il ruolo di governo facendo le stesse politiche a garanzia delle loro clientele. Chiunque vinca, sul piano politico che conta, quello che cambia i destini della povera gente, sarebbe la stessa cosa.
Liberali e liberisti sono i centro sinistri, liberali e liberisti sono i centro destri. Hanno problemi seri di corruzione gli uni e gli altri, Berlusconiani, Alfaniani, Renziani, Bersaniani, leghisti,non si salva nessuno.
I cittadini lo sanno perché lo vivono sulla propria pelle e non vanno a votare. Quei pochi che alla fine decidono di andarci scelgono sempre più spesso chi è stato all’opposizione, nell’illusione che qualcosa cambi o per veder ricompensato il proprio voto.
Ovviamente come detto nulla politicamente significativo può cambiare, qualche lobby avrà più peso, qualcuna scenderà di importanza, ma i rapporti sociali rimarranno gli stessi.
Avviene così, solo per fare degli esempi, che Pavia e Bergamo passino al Centro Sinistra, Perugia al Centro Destra, Padova alla Lega e così via. Spoleto al Centro Destra, area “alfaniana”.
Ovviamente a Spoleto da anni domina il PD e il suo sistema di potere (non che la destra non abbia il suo, dalle banche a quasi tutto il sistema finanziario, alle aziende di famiglia e degli amici di famiglia, a una ampia parte del sistema commercio), così tra il buco di bilancio, le buche sul terreno e i buchi nelle scelte dei candidati, quei pochi che sono andati a votare li hanno mandati a casa.
Mai visto a Spoleto un sindaco eletto con 8.000 voti, 1 su 4 gli aventi diritto. Il Sindaco Cardarelli rappresenta grosso modo solo il 25 % dei cittadini, una minoranza inferiore nei consensi alle minoranze di tutti i precedenti governi della città.
La “terza forza” cioè i grillini, esclusi dal ballottaggio, hanno portato a casa, anche a causa di un sistema elettorale per nulla democratico, un solo consigliere come l’altra volta. Ora non sappiamo quanti hanno concorso a far lievitare Cardarelli, sta di fatto che molti, a partire dal candidato sindaco, prima l’hanno dichiarato e poi l’hanno fatto. Ci sarebbe da considerare retoricamente: ma non erano quelli che gridavano un giorno si e l’altro pure, sono tutti uguali, sono tutti ladri, mandiamoli a casa ! e invece hanno contribuito a far trovare casa ( il Palazzo) al Centro Destra di Cardarelli.
Noi invece siamo stati di parola e come il 50 % degli spoletini abbiamo detto no a Rossi e Cardarelli.
Associazione Culturale CASA ROSSA
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