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Sintesi della conferenza stampa tenuta dalla Rete 28 Aprile il 1° agosto 2005.

(2 Agosto 2005)

Giorgio Cremaschi, introducendo la conferenza stampa, ha ricostruito il percorso della Rete 28 Aprile, fino ad ora:

- siamo partiti chiedendo un Congresso vero nella Cgil, in particolare sui temi della politica contrattuale, della democrazia, dello stato sociale e dell'Europa.

- Per ragioni regolamentari abbiamo dovuto iniziare la raccolta di firme su un documento alternativo, in quanto, in assenza di altre posizioni, non avremmo potuto poi organizzare una nostra posizione.

- Dopo l'Assemblea del 15 luglio abbiamo quindi dato il via alla raccolta delle firme con l'esplicita riserva che tale raccolta avrebbe potuto decadere, se da altri fossero state presentate altre posizioni alternative alle tesi.
- La raccolta di firme si deve concludere necessariamente il 1° agosto. Ad oggi sono in nostro possesso 260 firme certificate, mentre ne sono state annunciate per e-mail circa altre 300.

- Il regolamento prevede che, per presentare un documento alternativo, siano necessarie almeno 400 firme di dirigenti confederali territoriali e di categorie nazionali.

- Venerdì il Segretario della Fiom, Gianni Rinaldini, ha ufficializzato, con lettera a tutti i membri del Comitato direttivo della Cgil, la presentazione di due tesi alternative, su contrattazione, democrazia e autonomia sindacale, chiedendo la sottoscrizione di esse.

- Abbiamo deciso, dopo aver esaminato i contenuti delle tesi, di non proporre più la presentazione di un documento alternativo e di sottoscrivere le tesi di Rinaldini, aderendo per quella via, al documento complessivo.

- La ragione di questa scelta sta nei contenuti delle tesi alternative presentate. Esse, pur non raccogliendo il complesso delle posizioni e dei temi sollevati dalla Rete 28 Aprile, rappresenterebbero, se approvate, un positivo cambiamento negli equilibri e nella pratica nella Cgil.

- In particolare scegliamo le tesi perché esse affermano con nettezza che il Contratto nazionale dovrà redistribuire ricchezza e aumentare i salari reali, con piattaforme costruite sulla base di autonome valutazioni delle organizzazioni sindacali, senza più avere il rigido riferimento dell'inflazione e della produttività. Inoltre, ci pare importante il fatto che viene riproposta la strategia per la riduzione degli orari a 35 ore, assieme al rifiuto dell'annualizzazione degli orari e del superamento del concetto di orario settimanale. Condividiamo la scelta di lottare a fondo contro la Legge 30 e tutta la legislazione che ha aumentato a dismisura la precarietà del lavoro.

La scelta di considerare obbligatorio il referendum su piattaforme ed accordi e l'indipendenza del sindacato dalla politica, con l'affermazione per cui ci possono essere governi avversari, ma non governi amici del movimento sindacale, ci fanno complessivamente considerare positivo l'asse delle due tesi.

- Restano aperte altre questioni che intenderemo sviluppare autonomamente nel percorso congressuale, come Rete 28 Aprile.

- In ogni caso l'esperienza della Rete continuerà e, a tale scopo, si è dato appuntamento per il 7 settembre, a Bologna, presso la Camera del Lavoro.

- Nel corso della conferenza stampa si è inoltre sottolineata la necessità di affrontare, già a partire dal Direttivo del 5 settembre, la questione del pluralismo dell'organizzazione. L'accordo sottoscritto dai 12 segretari confederali rischia di mettere in discussione la libertà di espressione nel Congresso e di costruire gruppi dirigenti sulla base del principio di fedeltà. Per questo chiederemo che esso sia messo in discussione, constatata anche la sua inapplicabilità nella nuova dialettica congressuale.

- Infine, la Rete 28 Aprile ha fatto appello a tutte le sinistre sindacali, in particolare a Lavoro Società, perché sostengano le tesi di Rinaldini. Dopo anni nei quali la sinistra sindacale si è caratterizzata per la lotta contro la concertazione e il sistema del 23 luglio, sarebbe incomprensibile che Lavoro Società si schierasse contro le posizioni più avanzate, sostenute dal Segretario della Fiom. La sinistra sindacale nella Cgil è nata ed è cresciuta sulla lotta alla concertazione. Scegliere un'altra posizione significa far venir meno le stesse ragioni della sua esistenza. E' chiaro che solo un patto di potere potrebbe spiegare un tale cambiamento nella natura delle posizioni di Lavoro Società. In ogni caso una sinistra sindacale in grado di continuare, anche operando su basi nuove, la lotta per la contrattazione e contro il patto sociale, in Cgil c'è e ci sarà e la Rete 28 Aprile ha l’ambizione di contribuire a farla crescere.

Sulla base di tutte queste considerazioni, i tre membri del Direttivo della Cgil che fanno parte dell'esperienza della Rete 28 Aprile, e cioè Giorgio Cremaschi, Jole Vaccargiu, Giorgia Calamita hanno sottoscritto le tesi alternative presentate da Gianni Rinaldini.

Roma, 1° agosto 2005

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