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(13 Febbraio 2006)
Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, sarà uno degli ospiti del Festival di Sanremo. Il suo breve governatorato si è finora distinto solo per le esecuzioni. Il governatore ha rifiutato la grazia a Tookie Williams, a Ray “Orso-che-corre” Allen ed ora (temo) anche a Morale: queste sono cinque domande che mi piacerebbe fargli, anche nel caso non venga in Italia.
Caro Governatore Schwarzenegger,
Lei appoggia la pena di morte perché la considera una giusta vendetta o perché ritiene che essa sia un deterrente contro il crimine? Nel caso Lei preferisca la seconda risposta: come spiega il fatto che negli stati dove ci sono esecuzioni non si ottengono risultati migliori di quelli degli stati che rispettano la vita?
In America i neri sono il 12% della popolazione, ma sono il 50% di quella carceraria (che ha un totale di 2.250.000 detenuti). Allo stesso tempo i neri sono il 50% delle vittime di omicidio, ma l’80% del migliaio di “giustiziati” era colpevole dell’assassinio di un bianco. Secondo Lei la parola razzismo può spiegare tutto questo?
La recente esecuzione di Orso-che-corre (un vecchio di 76 anni, cieco, sordo e gravemente malato di cuore) è stata definita una ridicola eutanasia. Secondo Lei questa uccisione ha aumentato la sicurezza e la serenità dei sui concittadini e in generale il rispetto della vita in California?
C’è un proverbio che dice: ”pena capitale significa che chi non ha il capitale si becca la pena”. Secondo Lei ciò è dovuto al fatto che non si conoscono casi di persone ricche, o anche solo abbienti, condannate a morte?
In California si stima che ogni uccisione sia costata al contribuente dai 200 ai 250 milioni di dollari ed è opinione comune che ogni esecuzione costi, nel resto degli Usa, alcune decine di milioni di dollari e che quindi l’abolizione della pena di morte farebbe risparmiare cifre imponenti. Lei considera questi milioni di dollari soldi ben spesi?
Sinceramente Suo
Claudio Giusti
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