Stato e istituzioni :: Dove va il governo Prodi

Diritti per tutti

(30 Giugno 2006)

Che il partito della chiesa sia contro i Pacs e i matrimoni gay è cosa nota che neanche fa più notizia e qualcuno deve pur spiegare come è mai credibile la morale sulla famiglia da parte di un clero che la rifiuta per i suoi membri.
Ma l’elemento più amaro da digerire riguarda la sinistra governativa italiana, quella più radicale, di fatto si è accontentata di 7 misere righe nel programma dell’Unione che accennano vagamente a un indirizzo generico tanto da far dire a qualcuno che il governo Prodi ha previsto non le coppie di fatto ma le ‘coppie di single’.

Reputiamo sbagliato sostenere la lotta per i diritti civili di gay,lesbiche trans solo a “parole”! Come fa la sinistra riformista.

Non si possono ottenere diritti da un governo dei Rutelli,Mastella e altri portavoce del conservatorismo della famiglia “normo costituita”
Invitiamo tutte le forze della sinistra Verdi,PRC,PDCI E SINISTRA DS di rompere con il centro liberal – conservatore e costruire un polo autonomo di classe che sappia unire le lotte dei lavoratori con quelle dei diritti civili.
Non esule da colpe è anche Veltroni, che non ha certo l’alibi di avere una maggioranza risicata, in 5 anni ha istituito tutte le case possibili (del jazz, del cinema, della musica) tranne la ‘casa dei diritti civili’, il Registro delle Unioni Civili. E tutto questo con la complicità dei partiti di sinistra e soprattutto di Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi che portano sempre le loro bandiere a tutti i Pride.

Ma la comunità gblt è stanca di sentire solo parole!

Il Partito Comunista dei Lavoratori invita la comunità gblt indipendente a organizzarsi in un fronte comune per combattere il baratto tra poltrone e diritti civili in atto in Italia e a Roma.

Insieme alle organizzazioni gblt chiediamo:
-Identici diritti dell’istituto del matrimonio per le coppie di fatto
-Matrimoni leggeri (pacs) per chi non voglia il matrimonio ‘completo’
-Possibilità per le coppie di fatto di accedere all’adozione e all’affido
-Modifica della legge 40 che dia a tutte le donne (anche lesbiche) l’accesso alla procreazione assistita
-Una legge chiara e decisa contro la discriminazione sessuale
-Una legge sul cambio del nome anche in assenza dell’intervento chirurgico per le persone transessuali

PCL - Roma