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Tfr: Intesa sbagliata, Cgil, Cisl e Uil la devono sottoporre al referendum
(21 Ottobre 2006)
Quanto sta avvenendo sul Tfr è inaccettabile per i lavoratori. Si sta andando a una riforma strutturale del suo utilizzo, senza che essi siano stati minimamente coinvolti.
Il passaggio del Tfr per le aziende sopra i 50 dipendenti all'Inps, per finanziare la spesa pubblica, è un modo per far cassa da parte dello stato, con i soldi dei lavoratori, senza alcun compenso sul terreno delle pensioni.
A sua volta la soglia di esenzione dei 50 dipendenti delle piccole imprese, che raccoglie le richieste della Confindustria, propone un assurdo sbarramento alla crescita della dimensione d'impresa e farà aumentare le assunzioni precarie.
Tutta la materia poi viene sottoposta al meccanismo, ai limiti della costituzionalità, del silenzio-assenso per cui un lavoratore che non è messo in condizione di decidere decide lo stesso. Siamo di fronte alla vera e propria sottrazione di un diritto dei lavoratori a decidere sul proprio salario.
Sono in totale disaccordo con la scelta di Cgil, Cisl, Uil, di non sottoporre a preventiva consultazione questa loro intesa, che sarebbe quasi sicuramente respinta da gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
E per questo ritengo indispensabile che si avvii una mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori per affermare il diritto a decidere con un referendum su questa intesa.
Roma, 20 ottobre 2006
Giorgio Cremaschi
Fonte
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Commenti (3)
commento
inutile dire sono daccordo, ma credo che il vero problema sia anche un altro e ricada sui rinnovi contrattuali, più salario meno orario, e sulla necessità di creare una sponda politica a quanto sosteniamo. Insomma forse sarebbe necessaria costruire una prima risposta organizzata dei lavoratori a livello territoriale tipo attivi di zona dei lavoratori del partito comunista dei lavoratori.
(22 Ottobre 2006)
roberto.catalano24@virgilio.it Roma
ALLORA CREMASCHI SCIOPERI CON NOI IL 17 NOVEMBRE?
CARO GIORGIO SONO D'ACCORDO CON TE QUANDO DICI CHE DEVONO ESSERE I LAVORATORI A DECIDERE SUL FUTURO DEL LORO TFR.
QUINDI SPERO CHE CI SARAI ANCHE TU A SCIPERARE CON I LAVORATORI IL 17 NOVEMBRE.
SIAMO STUFI DELLE DECISIONI PRESE DALLE SEGRETERIE.
E' QUINDI ORA CHE ANCHE LA TUA FIOM ADERISCA IN MODO CHIARO ALLA LOTTA CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE.
SE DEVONO ESISTERE I FONDI PENSIONE QUESTI NON POSSONO IMPORSI CON IL FURTO DEL NOSTRO TFR PER FINANZIARSI E COPRIRE LE LORO PERDITE.
SAREBBE UN MONOPOLIO.
PENSO CHE SOLO CON UN VERO RAFFORZAMENTO DELLA PREVIDENZA PUBBLICA SI GARANTISCA UN FUTURO PIù SERENO.
SPECIE PER NOI CHE CI ALZIAMO ALLE CINQUE DEL MATTINO PER ANDARE A LAVORARE NELLE FABBRICHE IN CLIMA SEMPRE PIù PESANTE.
IL PROBLEMA DELLE PENSIONI, DELLA SANITA, DELLA SCUOLA SI POSSONO RISOLVERE CON SEMPLICI SOLUZIONI.
MA CI VUOLE TANTO A CAPIRE CHE BASTAVA AFFIANCARE ALL'INPS UN FONDO PENSIONISTICO GENERALE PER TUTTE LE CATEGORIE, AD ADESIONE VOLONTARIA?
TROPPO SEMPLICE, TROPPI POCHI CONSIGLI D'AMMINISTAZIONE, TROPPE POCHE BANCHE DEPOSITARIE?
OPPURE IL SINDACATO VUOLE SOLO IL PRESTIGIO POLITICO DI POTERE TRATTARE E CONTROLLARE QUESTE RISORSE PERCHE' IN CRISI D'IDENTITA'?
UNA VOLTA IL SINDACATO VIVEVA SUI VOLONTARI, SULLE ADESIONI CON LE TESSERE.
SI HA PAURA DI CAMBIARE?
NON VI CAPIAMO PIU'.
QUANTO SAREBBE BELLO VEDERVI INSIEME A NOI IL 17 NOVEMBRE UNITI CONTRO QUESTA INGIUSTIZIA.
SALUTI
(24 Ottobre 2006)
INGHES SALVATORE ALP/CUB PINEROLO TORINO
Ma quale "caro compagno"??!!
basta con questi giochini al "sinistro" di turno. Proprio il tuo operato ed il tuo "lavoro", tendente ad accreditare di un vago color rosso la CGIL, è la BASE SU CUI COSTRUISCONO TUTTI I CEDIMENTI SINDACALI. Cosa ti scandalizzi a fare? Perché prima di questa "soluzione" la CGIL (non Prodi) aveva mai tenuto in qualche conto la "volontà dei lavoratori"?
Visto che sei in costante, quanto ridicolo dissenso, pur se in compagnia di qualche carrierofilo in cgil, ti consiglio il suicidio, almeno la pianti di piangere sul latte che versi tu, proprio tu per primo.
Addio.
(26 Ottobre 2006)
Carlo
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