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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
Il logo della campagna di tesseramento del prc 2010 è una scarpa col tacco a spillo

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9 giugno: la segreteria PRC tenta di parare il colpo

e rilancia il cantiere della sinistra radical-bipolare

(13 Giugno 2007)

La segreteria nazionale del PRC ha effettuato la valutazione sulla giornata del 9 giugno, sulla situazione politica, sulle principali questioni aperte nel merito dello scontro sociale.

Si ribadiscono le ragioni della mobilitazione che sono rafforzate dal sostanziale fallimento del G8 di Rostock su temi fondamentali quali gli interventi necessari per affrontare i cambiamenti climatici e la ripresa della corsa al riarmo, come dimostra il tema dello scudo stellare.

In Italia si sono svolte due manifestazioni distinte, spezzando l’unità del movimento, condizione essenziale della sua capacità di espansione.
Questa divisione è stato un errore. Noi abbiamo lavorato affinché non si producesse. Ancora di più lavoreremo in futuro per impedire il riprodursi del medesimo meccanismo.

La scarsa partecipazione al sit in di Piazza del Popolo, non chiama solo in causa motivi di carattere organizzativo, su cui pure vogliamo riflettere. E’ stato vissuto come una scelta separata e riduttiva da parte del popolo della pace. Un errore di valutazione politica di cui intendiamo assumerci pienamente la responsabilità.

Non cambia il nostro giudizio di fondo: è sbagliata l’idea di chi ci dice che dobbiamo scegliere il governo contro i movimenti, in nome di un processo di americanizzazione della politica che vogliamo combattere. E’ subalterna al quadro politico dato una pratica dei movimenti che si fa autoreferenziale e rinuncia a incidere nelle scelte, fino a quelle di governo.

Siamo intensamente impegnati nel percorso unitario a sinistra e pensiamo che questo si incontra con una forte richiesta del popolo dell’Unione, in quanto si fonda su una piattaforma condivisa e che possiamo sintetizzare con l’espressione “risarcimento sociale”.

Pensioni, utilizzo dell’extragettito, nuove politiche ambientali, rispetto delle comunità locali sono punti fondamentali su cui intendiamo incalzare per una offensiva di carattere politico generale.

Il risultato dei ballottaggi, nella contraddittorietà dei suoi dati, ci parla di una situazione ancora aperta a esiti differenti. Lo straordinario successo di Stefàno a Taranto ci incoraggia nella direzione della costruzione di un percorso che sposti a sinistra l’asse delle politiche e ritrovi, per questa via, una connessione con le aspirazioni al cambiamento di tanta parte del popolo italiano, in particolare il lavoro dipendente e chi oggi soffre di una condizione di precarietà che si fa ogni giorno più insopportabile.

La partecipazione al Pride di sabato prossimo rappresenta un impegno irrinunciabile per rilanciare un’offensiva anche di carattere culturale per l’estensione dei diritti sociali, collettivi e dei singoli e per contrastare una regressione dentro un neofondamentalismo distruttivo delle ragioni del riconoscimento delle differenze e del dialogo.

Il 16 e 17 giugno si svolgerà l’Assemblea Nazionale costitutiva della Sinistra Europea in Italia. Un appuntamento su cui investiamo strategicamente e che parla a tutta la sinistra politica, sociale e di movimento.

La segreteria nazionale del PRC

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