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Il Cammino del Che

(14 Giugno 2007)

il Che

In Bolivia, per i 40 anni della morte di Ernesto Guevara (nella foto, pochi istanti prima di essere assassinato a sangue freddo), sarà inaugurato il "Cammino del Che", un percorso turistico tropicale sulle tracce del medico argentino-cubano che sognava l'unità latinoamericana e il socialismo.

Qualcuno lo bollerà come "turismo rivoluzionario", ma per una generazione di militanti sarà un viaggio alle radici della loro storia personale e di quella di un intero continente. Quello che è probabile è che il "Cammino del Che", il percorso turistico/culturale nelle zone dove Ernesto Guevara combatté le ultime battaglie, fu isolato, sconfitto, catturato e poi, prigioniero inerme, assassinato l’8 ottobre 1967, si inserirà tra le mete pregiate del turismo boliviano.

Dovevano passare 40 anni dalla morte di Ernesto Guevara, perché anche la Bolivia ne celebrasse la figura. Il paradosso è che doveva essere il primo governo indigeno della storia della Bolivia, presieduto dall'aymara Evo Morales, a ricordarne la figura e farne un’occasione di sviluppo nel più povero paese del Sud America, dove le condizioni di vita sono per molti versi perfino peggiorate negli ultimi 40 anni. Ed è un paradosso perché lo celebrano oggi proprio quegli indigeni che non compresero e furono spaventati dal Che, con la sua teoria dei fuochi, il creare molti Vietnam.

Martedì 12, il viceministro per il turismo boliviano, Ricardo Cox, ha annunciato il progetto: "gli abitanti della regione di Vallegrande e del paese di La Higuera -i luoghi degli ultimi giorni di vita del Che- potranno beneficiarsi economicamente dello sviluppo turistico che porteranno alla zona". Il progetto concerne soprattutto miglioramenti alla viabilità di zone tropicali particolarmente isolate del continente. A questi si aggiungerà una rete alberghiera e di “bed & breakfast”, e centri di interpretariato per poter accompagnare i visitatori che giungeranno da tutto il mondo. Le celebrazioni inizieranno già questa settimana quando nel vecchio aeroporto di Vallegrande, nel dipartimento sud-orientale di Santa Cruz, verrà inaugurato un mausoleo nel punto esatto della fossa comune dove furono ritrovati i resti di Ernesto Guevara e degli altri guerriglieri caduti con lui. I resti, sepolti in tutta fretta l’11 ottobre 1967, furono recuperati nel giugno del 1997 da un gruppo specializzato cubano e dall’Equipo Argentino de Antropología Forense, una prestigiosa istituzione che da trent’anni si dedica al riconoscimento di resti di desaparecidos e vittime di conflitti in tutto il mondo, dall’Argentina stessa al Ruanda, dalla Bosnia a Timor Est. Dal luglio di quell’anno Ernesto Guevara riposa con i suoi nel mausoleo di Santa Clara a Cuba.

Tutte le infrastrutture previste per "il Cammino del Che" verranno realizzate nell'ambito del "Trattato di Commercio dei Popoli", con la cooperazione dei governi venezuelano e cubano. Il clou si avrà l’8 ottobre, con l’Incontro mondiale per il Che a Santa Cruz della Sierra, quando arriveranno in Bolivia personalità di America e Europa, oltre a migliaia di persone che commemoreranno il Che con eventi culturali ed artistici.

Ad appena quattro mesi da ottobre, e a meno di 18 mesi da quando il MAS, il partito di Evo Morales è al governo, è tutto ancora da fare. Ma arrivare nella remota Vallegrande non è mai stato facile per nessuno, e tantomeno sarà facile costruire la prima strada asfaltata della zona, che potrebbe iniziare una nuova storia per questa regione. Cox, a dire il vero, è stato chiaro: per Vallegrande la strada, il turismo legato al nome del Che, “è l’unica possibilità di sviluppo”.

Gennaro Carotenuto
http://www.gennarocarotenuto.it

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