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Commento a: «Ora tocca anche alla Cgil»

(25 Gennaio 2009)

Quando hanno normalizzato i consigli, quando hanno tolto la scala mobile, quando hanno tagliato le pensioni, Quando facevano fuori la sinistra, quando eccetera e eccetera, non la CGIL diceva ma i suoi burocrati dicevano, è non affatto la stessa cosa.
Quando i burocrati escludevano i sindacalisti di base dalle trattative dicendo che erano degli estremisti, senza neanche saperlo ripetevano quello che già Lenin ribadiva strenuamente ne "L'estremismo malattia infantile del comunismo". E se Lenin aveva già ragione allora, mai come oggi ha straragione. Come chiamarli infatti quei compagni che dicono che ormai la CGIL ha deciso di stare definitivamente col capitale? Di nuovo, non la CGIL, ma i burocrati della CGIL, e non è affatto la stessa cosa. Non mi risulta che lo sciopero di Dicembre e quello di febbraio siano stati chiamati dal Capitale, né che il Capitale scenderà in piazza con noi. Con noi scenderanno la maggior parte dei lavoratori, cioè la classe, i funzionari onesti della CGIL e anche i generali venduti terrorizzati dal perdere la poltrona. Quanto più lo sciopero riuscirà e meno generali corrotti vedremo al prossimo. Fuori da tutti i corrotti non c'è la lotta di classe, ma l'incoscienza del movimento puro che si è isolato dalla classe per darsi ragione da solo. Se la CGIL avesse deciso di stare definitivamente dalla parte del Capitale non vedremmo gli scioperi che è costretta a chiamare, sospinta dalla base e dai suoi generali più combattivi come ad esempio Cremaschi. Solo per gli estremisti, la CGIL è i suoi funzionari corrotti. In realtà la CGIL è i suoi funzionari corrotti, più i pochi sani, più tutti i lavoratori. Quanto più i comunisti staranno vicini alle ultime due componenti per contrastare i burocrati, tanto più i burocrati si faranno da parte.
Purtroppo il compito è complicato da centinaia di attivisti, che decidendo di non stare con i generale corrotti, ma nel movimento puro, hanno deciso di fatto di essere i principali alleati dei burocrati. E mentre ripetono la litania che la CGIL è immutabile, la Cgil è già cambiata sotto i loro occhi foderati di salame. Il compito dei comunisti è accelerarne il cambiamento standoci dentro come voce critica e anche ultracritica. Standoci fuori, i comunisti, accelereranno solo la ripresa delle redini da parte dei burocrati, anche se gli estremisti, qualora questo dovesse avverarsi, invece di fare autocratica, diranno "avete visto?". Dei ciechi che rinfacceranno agli altri di non aver avuto buona la vista. Non è il colmo?

Lorenzo Mortara
Operaio iscritto Fiom-Cgil
Vercelli

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