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Una riposta a Isidoro

(27 Gennaio 2009)

Prima di tutto il testo commentato non è di Hamas ma del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.

Poi credo che la questione nazionale in genere e nello specifico quella della colonizzazione sionista della Palestina non siamo affrontabili in termini così semplicistici.

E' innegabile che esistano contraddizioni legate alla colonizzazione sionista della Palestina. Contraddizioni che solo in parte riflettono i rapporti di classe locali, e che hanno più a che vedere con la necessita storica della borghesia imperialista europea ed americana di dividere il popolo arabo per meglio comandarlo.
Una necessità che si è tradotta nella divisione coloniale, poi nella costruzione dell'entità sionista come cane da guardia locale, via via fino ad arrivare alle diverse guerre del golfo e all'occupazione dell'Iraq.

Queste contraddizioni determinano grandi movimenti popolari... in cui i comunisti sono assenti o in estrema minoranza. E' colpa delle contraddizioni? E' colpa dei popoli? o è colpa dei comunisti stessi?
Se il popolo palestinese ha deciso di utilizzare lo strumento Hamas per ribellarsi alla colonizzazione sionista (nonostante che sappia benissimo che, come giustamente sottolinei, Hamas è stata creata dall'entità sionista) vuol dire che altri strumenti non ce ne erano proprio, o si erano dimostrati del tutto inadatti.

Detto questo è evidente che con la guida di Hamas la lotta di liberazione della Palestina non si tradurrà in una rivoluzione sociale, e pare evidente che in futuro il proletariato palestinese così come quello israeliano dovranno fare i conti con la propria divisione in classi.

Ma senza liberazione dal dominio coloniale sionista, senza la creazione di uno stato palestinese unitario, questo momento non arriverà mai.
E, ironia della sorte, al momento è proprio Hamas l'organizzazione leader del fronte che lotta per la distruzione di quel regime razzista che, dividendo l'area in tanti piccoli bantustan, rende praticamente inimmaginabile un processo di unificazione di classe nell'area.

Detto questo, è chiaro che i comunisti non "appoggiamno" Hamas, ma devono anche stare attenti a non dire le stesse cose che stanno dicendo i nostri avversari di classe: i "ragazzini inconsapevoli", i "bambini palestinesi in divisa da soldato" e gli “uomini bomba, ragazzini e ragazzine minorenni ed inconsapevoli", esistono quasi solo nei luoghi comuni del perbenismo borghese.
A vivere a Gaza come in Cisgiordania si diventa consapevoli presto!

Noi da parte nostra stiamo cercando di dare un nostro contributo pubblicando i materiali del FPLP, che rappresentano il punto di vista più avanzato presente nell'area, grazie anche al lavoro di traduzione dei compagni del collettivo internazionalista di Napoli.
Abbiamo anche pubblicato una cronaca dei sei mesi di tregua che può essere utile ad una analisi della situazione concreta.

saluti comunisti

aldo

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