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La "cultura" della legalità fa scegliere il modello sionista

(11 Maggio 2009)

Cultura della "legalità", mafie e stato nazional corporativo, modello sionista.
Il capitalismo italiano è parassitario e straccione in fase decadente, la mafia che controlla il35% del PIL, come le altre forme di economia illegale, semilegale e legale sono tutte insieme parte organica e non anomala del sistema economico dominante.
Le classi dominanti, le istituzioni dello stato e tutta la classe politica ne rappresentano pertanto gli interessi generali e specifici.
La scelta legalitaria enfatizzata, che invoca un improbabile mercato etico, senza agire per mutare i rapporti di forza tra le classi e verso le istituzioni che ne sono lo strumento garante, è pertanto illusoria e fuorviante.
Roberto Saviano e “Libera” di Don Ciotti sono contigui di fatto alla “gestione politica neoclientelare” dei vari Bassolino e soci, diventando l’espressione ideologica e culturale di questa illusione.
La questione delle mafie non si può comprendere attraverso la distinzione e la percezione del bene e del male, ma sulla base delle critica storico materialista della società.
Il richiamo alla costituzione, intesa come codice etico e non come patto sociale ormai stravolto alla sua base, diventa battaglia di retroguardia, la critica delle istituzioni capitaliste nella loro reale funzione è fondamentale per preparare le fasi dei grandi mutamenti politici e sociali ineludibili per uscire dall’imbarbarimento della società.
Se la crisi in atto è, ormai per ammissione generale, strutturale e nella natura del capitalismo, la soluzione della crisi modificherà la gerarchia tra i vari capitalismi nazionali e l’Italia sarà inevitabilmente retrocessa a capitalismo di serie B o C, e pertanto l’economia sommersa, illegale e mafiosa già determinanti lo diventeranno ancora di più. Non importa quale mafia sarà più forte, ndrangheta, camorra, mafia russa o ebraica, certo è che il suo peso in Italia crescerà, è la condizione ideale di un capitalismo straccione e parassitario (Italia magazzino d’Europa luogo di transito, logistica, traffici molteplici ed attività speculative, industria dell’effimero e virtuale (1)).
In un simile quadro sono molto più aderenti alla necessità di critica della realtà esistente e senza alimentare illusioni sulla legalità buona delle istituzioni democratiche, la vecchia denuncia di L. Sciascia verso il “professionismo dell’antimafia” istituzionale ed oggi i nuovi “noir” realistici di M. Carlotto.
“Si tende a democratizzare senza mutare il carattere della democrazia che consiste nel concedere al popolo nuovi diritti, ma non la possibilità di valersene”(…) “compagni parliamo dei rapporti di proprietà”(B. Brecht).
La cultura della legalità nello stato capitalista in fase di crisi di sovrapproduzione porta a scegliere come quasi naturale il modello militarista nazional corporativo sul tipo dello stato sionista.
Il Sionismo secondo Franco Fortini è ideologia dei sacerdoti armati.

Staffolani Giancarlo (collettivo comunista B.Brecht del veneto orientale)

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