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il pane e le rose

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La Giornata della Terra

(30 Marzo 2008)

Il prossimo 30 marzo si celebrerà il 32° anniversario della Giornata della Terra (Yawm Al Ard). Nel 1976, in questo giorno, nel corso di una pacifica mobilitazione di palestinesi d’Israele, contro l’esproprio delle proprie terre (nella Galilea, nel Neghev e nel Triangolo) da parte del governo israeliano, furono uccisi sette giovani palestinesi. Ci furono anche decine di feriti e centinaia di arresti.

Per commemorare questo tragico evento, ieri, giovedì 27 marzo, l’associazione italiana “Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese” ha organizzato, presso la Casa delle Culture di Roma, il dibattito “Palestina: il diritto di esistere”. Ospite d’onore è stato Mohamed Zeidan, direttore dell’’Istituto arabo di diritti umani di Nazareth, e per la prima volta in Italia. Mohamed Zeidan ha delineato la realtà dei Territori Palestinesi Occupati come una situazione di vero e proprio apartheid tra arabi ed israeliani. Infatti, secondo i dati dell’Istituto arabo di diritti umani di Nazareth, l’interminabile confisca di terre ai palestinesi, da parte del governo israeliano, sta portando ad una totale “ebraicizzazione” di tutti i luoghi abitati in prevalenza da cittadini arabo-palestinesi.

L’obiettivo sarebbe quello di impedire la continuità demografica arabo-palestinese tipica di questi territori. “Per paradosso, ha affermato Mohamed Zeidan, questa routine di confisca sta diventando, nello stesso tempo, strumento di due differenti sistemi legali.

Per i palestinesi, essa rappresenta la sanzione di leggi militari israeliane; per gli ebrei, invece, significa rispetto di leggi civili. Una volta che le terre sono state confiscate, il passo successivo è la progettazione e la realizzazione di centri abitativi da destinare esclusivamente al popolo ebraico che vive in qualsiasi parte del mondo, e affidata ad istituzioni come l’Agenzia Ebraica Internazionale”.

Al dibattito hanno partecipato anche l’ambasciatore palestinese in Italia, Sabri Ateyeh, che ha ribadito la sofferenza di tutto il popolo palestinese per il diritto alla terra e Miryam Marino, responsabile della rete “Ebrei contro l’Occupazione”, che ha ricordato tutte le risoluzioni Onu violate dal 1947 ad oggi. Raniero La Valle, fondatore dell’Associazione Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese, ha portato a riflettere tutti i presenti sulla necessità di rivedere alcuni aspetti dell’Ebraismo in una dimensione più internazionale, perché la sofferenza del popolo palestinese è la testimonianza di un problema mondiale, che deve essere risolto da tutti sulla base di diritti universali. I mediatori dei vari interventi sono stati: Samir Al Qaryouti, Presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio; Domenico Gallo, e Marcella Delle Donne, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese”. La serata si è conclusa con un rinfresco a base di dolci palestinesi.

L’associazione “Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese”, che si occupa di adozioni a distanza di bambini palestinesi, orfani e feriti di guerra, sta portando avanti una serie di iniziative interculturali al fine di raccogliere fondi per la realizzazione di un poliambulatorio in Palestina, nella città di Kabalan.

Associazione Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese

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