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(26 Febbraio 2009)
Dal 2 al 7 marzo 2009 presso l'Università di Pisa, studenti e associazioni cittadine organizzano una settimana di informazione e protesta sul regime di Apartheid instaurato da Israele verso i Palestinesi. Per la prima volta una città italiana si unisce così alla campagna internazionale Israeli Aparheid Week (IAW), settimana di eventi e manifestazioni organizzate nelle università in tutto il mondo, una volta all'anno, per informare sulle discriminazioni e la violenza di cui sono oggetto i Palestinesi che vivono nei Territori Occupati e in Israele.. Quest anno la campagna coinvolge circa 40 città (visibili su HYPERLINK "http://www.apartheidweek.org/"www.apartheidweek.org) e si concentra sul dramma di Gaza, dove una popolazione affamata da due anni di embargo ha subito bombardamenti massicci, con armi non convenzionali, che hanno prodotto oltre 1300 morti e diverse migliaia di feriti.
Nella convinzione che i crimini di guerra non debbano rimanere impuniti, chi aderisce alla campagna IAW sostiene la necessità di avviare forme di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) su Israele finché questo non rispetterà le risoluzioni ONU. Le stese forme di protesta nonviolenta, applicate negli anni 80 contro il Sudafrica, furono fondamentali per la fine dell'Apartheid. A Pisa le iniziative della campagna vengono organizzate dal gruppo BDS, che si riunisce ogni giovedì pomeriggio presso il centro sociale Rebeldia (mail: HYPERLINK "mailto:bds-pisa@inventati.org"bds-pisa@inventati.org, cell. 3290540808, Via Battisti 51) e studia modalità di gestione della protesta. Nelle settimane scorse ha sollecitato informazioni all'Unicoop Firenze sui prodotti israeliani presenti negli scaffali Coop che provengono dai territori occupati, o che hanno legami con l'esercito israeliano. Oltre cento soci Coop hanno sottoscritto la lettera, alla quale però l'azienda ha opposto un rifiuto di concedere informazioni di questo tipo, sottraendosi a una richiesta legittima dei soci.
Il gruppo BDS, che raccoglie oggi circa 50 attivisti, fa riferimento ad organizzazioni a carattere nazionale come l'associazione Un ponte per... e il sindacato Cobas, ad associazioni locali di Pisa e provincia.
Per una settimana l'attenzione di tutti sarà puntata su Pisa, dove si succederanno conferenze e seminari, proiezioni di documentari, mostre fotografiche itineranti, spettacoli di teatro dell'oppresso. Docenti dell'Ateneo Pisano e di altre città discuteranno della non neutralità della scienza rispetto alle tragedie del presente, e della necessità di informare con trasparenza il pubblico sugli effetti dell'occupazione israeliana
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