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(30 Marzo 2008) Enzo Apicella

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Senza resistenza non ci sarà pace!

(20 Novembre 2003)

Il pesante attacco portato dalla resistenza irachena contro il contingente d’occupazione italiano è l’inevitabile conseguenza del delirio e dell’arroganza guerrafondaia di Bush e alleati in Medio Oriente.

In Iraq hanno seminato morte, distruzione, miseria, radioattività e malattie in nome della “democrazia” e della “libertà”, violando leggi e trattati internazionali, con o senza l’infame copertura dell’ONU.

Il cialtronesco governo Berlusconi e i suoi omologhi del centro-sinistra si sono accordati e accodati in questa ennesima guerra dell’impero a stelle e strisce, così come fecero con la Somalia ( dove i nostri eroi in divisa massacrarono e torturarono la popolazione civile), per la Jugoslavia (dove i nostri eroici piloti sganciarono centinaia di bombe), e per l’Afghanistan. Hanno inviato le truppe ad aiutare i macellai americani nel “lavoro” di controllo e repressione di chi si oppone all’occupazione.

Lo hanno fatto con la speranza che bastasse un pò di caramelle ai bambini iracheni e qualche tangente ad alcuni religiosi e capi-tribù per uscire indenni da vere e proprie operazioni repressive con arresti e rastrellamenti nei confronti della popolazione e della sinistra irachena . Altro che missione di pace!

Berlusconi, Fini, Rutelli e Fassino sono, a nostro parere, i responsabili di queste morti. Sono morti per gli interessi della borghesia imperialista e dei petrolieri. E’ rivoltante come tutta la propaganda televisiva e della carta stampata stia strumentalizzando questa vicenda con una retorica militarista e patriottarda molto simile a quella del ventennio fascista.

Ma i governi delle truppe che occupano l’Iraq devono fare i conti con la RESISTENZA DEL POPOLO IRACHENO. Resistenza che non è “terrorismo internazionale” e che agisce, invece, con la stessa legittimità con cui agivano i partigiani italiani contro gli occupanti nazisti e i loro alleati fascisti.

La resistenza irachena, lo dicono i rapporti della CIA e le inchieste della CNN, gode dell’appoggio e della simpatia della maggioranza degli iracheni. I combattenti sono contadini, operai, pescatori, mussulmani , laici, socialisti o comunisti ecc.. Non c’è nessun “complotto internazionale” ma solo odio e disprezzo per chi ha bombardato e occupato la propria terra.

In tanti abbiamo marciato in tutto il mondo per fermare la guerra: non ci siamo riusciti e non abbiamo salvato un solo bambino iracheno dalle bombe e dai missili della “civiltà occidentale”. Cosa possiamo fare ora ? Dobbiamo schierarci fattivamente con la straordinaria resistenza di questo popolo . Se la resistenza irachena riuscirà a cacciare USA e alleati ( ed è probabile che ci riuscirà), le prospettive di pace aumenteranno e non solo in medio Oriente. I progetti di nuove aggressioni degli imperialisti contro Siria, Iran, Corea, Venezuela, Cuba….. subiranno un forzato arresto.Le contraddizioni e le lacerazioni politiche ed economiche che si apriranno negli Stati Uniti e in tutto l’Occidente ostacoleranno Bush e tutta l’accolita di pazzi che lo circonda.

La resistenza del popolo iracheno è la nostra resistenza e per questo dobbiamo sostenerla ritornando a manifestare e a bloccare le basi di appoggio che i nostri politicanti hanno messo a disposizione per queste avventure neo-coloniali nel nostro paese , ormai ridotto alla più grande portaerei USA del mondo.

E’ la resistenza a chi in Europa e negli Stati U. ci toglie le pensioni, i servizi sociali, ci taglia i salari per arricchire il grande capitale e aumentare le spese militari.

Associazione “Pellerossa” Cesena

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