">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Panerose blog    (Visualizza la Mappa del sito )

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB

Archivio notizie:: Altre notizie

Siamo troppi!

(16 Giugno 2008)

Sartori oggi ricorda, in un editoriale sul “Corriere della Sera”, la lungimiranza di Peccei e del Club di Roma, che già nel 1972, con il rapporto “i limiti dello sviluppo”, segnalava la impossibilità di una crescita illimitata degli abitanti della terra, quando la popolazione mondiale era di 3 miliardi e 850 milioni, contro i 6 miliardi di oggi.
In effetti, sono mosche bianche coloro che parlano del problema dei problemi, che è quello della sovrappopolazione, e non vi è un dibattito serio tra coloro che usano il metodo scientifico e l’onere della prova, e coloro che con grande leggerezza parlano ancora di espandere l’economia e i consumi e che la terra può sostenere benissimo questa enorme pressione.
Da una parte vi sono anni di imponenti studi, di verificata esplosione geometrica degli abitanti della terra, del ridursi della disponibilità di petrolio, di cibo e di acqua, e dall’altra si ritrovano i soliti compari, capitalisti e religione, che invece guardano al futuro con ottimismo e fiducia nella divina provvidenza, senza dover dimostrare la validità della attuale economia e, nel caso dei preti che si oppongono in ogni modo alla contraccezione e al controllo delle nascite, senza alcuna responsabilità per gli affamati che saranno ulteriormente creati.
Anche in questo caso verifichiamo che esistono solo due culture fondamentali, destinate a non incontrarsi mai in quanto totalmente antagoniste, e il prevalere dell’una significa la morte dell’altra e viceversa.
Chi vorrebbe affrontare i problemi usando scienza, razionalità, lungimiranza, per la sostenibilità dell’ecosistema, si trova davanti tutta l’economia, che è in mano private, dalle multinazionali alla informazione, che va dove vuole, non tiene conto della politica e tanto meno della democrazia, si muove solo nella logica del profitto a breve, ed è in grado di dare lavoro solo se la si lascia libera di fare come vuole, anche di portare la terra al collasso.
Abbiamo la cultura dell’autodistruzione, della irresponsabilità, del fatalismo religioso al POTERE, ed è un potere assoluto perché le scelte le fanno solo loro.
L’unica possibile via d’uscita, teorica e pratica, è quella di far inaridire la globalizzazione, che è espressione delle grandi compagnie multinazionali, dei grandi interessi commerciali e finanziari, ossia il grande modo di produrre, a favore del piccolo modo di produrre, legato al proprio territorio nazionale e regionale, in cui le merci vengono prodotte per il consumo interno, senza dover più conquistare né mercati, né territori altrui, con l’autosufficienza energetica che solo il sole ci può dare per far finire la dittatura dei proprietari del petrolio e dell’uranio.
Purtroppo queste scelte non saranno fatte per via razionale, ma saranno obbligate dal dispiegarsi di due crisi: quella petrolifera e quella ambientale, che renderanno antieconomici buona parte dei commerci globalizzati, e renderanno necessaria una riconversione delle varie agricolture non più per le esportazioni, ma per i bisogni interni di ogni nazione.
La diffusione orizzontale sul territorio della produzione energetica con le rinnovabili e una agricoltura a km zero, ossia legata al territorio, trasformeranno il modo di produrre e di pensare. Finalmente i contadini e gli scienziati diventeranno le classi più importanti, e credo che le grandi città saranno abbandonate.
Sono sicuro che questo processo avverrà attraverso una grande crisi, e credo che chi avrà la lungimiranza di diminuire anche di numero e di consumi inutili alla fine si troverà avvantaggiato.
Faccio il tifo per il petrolio a 200 dollari che faccia scattare la rivoluzione energetica e la rivoluzione culturale per cui si capisca che l’economia va governata e che le risorse non sono infinite, e quindi anche il numero di bocche da sfamare deve diminuire, e anche questa scelta va governata.

16 giugno 2008

Paolo De Gregorio

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie dell'autore «Paolo De Gregorio»

2260