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Sanità: la CGIL non fa la svolta

un intervento di Paolo Ferrero

(3 Febbraio 2003)

Nei giorni scorso il Direttivo nazionale della Cgil ha varato un documento sulle politiche sanitarie. Si tratta di un documento che registra un avanzamento dalle posizioni sin qui tenute dalla Cgil ma con vistose contraddizioni e con alcuni pesanti errori politici. Sul piano generale, la propensione all'integrazione nel processo di globalizzazione prevale sulla necessità della trasformazione e quella alla concertazione - che viene riproposta integralmente - prevale sui contenuti rivendicativi. Su questo terreno risulta quanto meno miope che l'accordo per la liberalizzazione del commercio nei servizi (GATS), la cui imminente approvazione darebbe via libera alla privatizzazione della sanità e dell'istruzione, non venga nemmeno nominato.

Sempre sul piano europeo, il documento sostiene che il punto di partenza della politica sociale europea deve essere un sistema di regole e diritti davvero esigibili, ma valorizza la carta di Nizza come riferimento essenziale per risolvere positivamente il problema della cittadinanza europea. Chiede l'aumento del finanziamento pubblico alla sanità e del rapporto spesa sociale/PIL, ma non mette in discussione il patto di stabilità che è il vero ostacolo che abbiamo davanti nel finanziare adeguatamente le politiche sociali.

Sul piano italiano, critica il piano sanitario del ministro Sirchia, ma ne attribuisce i limiti all'abbandono delle politiche concertative, senza cogliere il nesso tra la scomposizione e precarizzazione del lavoro e i processi di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi sanitari e sociali. Nel complesso, il progetto politico delle destre viene analizzato e criticato per l'impianto iperliberista, ma senza avanzare una proposta alternativa che vada oltre a quella di un pubblico regolatore del mercato dei servizi. Critiche e proposte si muovono lungo una linea di demarcazione debole e difensiva, che si riduce alla richiesta di attuazione delle leggi del governo di centro sinistra, federalismo e fondi integrativi inclusi, con l'introduzione di pochi e non decisivi correttivi.

Qui sta il punto peggiore. Non vi è alcuna presa di distanza dalle politiche attuate dal governo di centro sinistra e che sovente hanno aperto la strada all'iniziativa delle destre. Sull'assistenza non si critica la legge Turco ma ci si limita a criticare l'interpretazione che ne verrebbe data dal centro destra e addirittura si attribuiscono alla destra misure negative decise dal centro sinistra; ad esempio l'assenza di destinazione d'uso del fondo delle politiche sociali. Sul terreno della sanità si va oltre, perché si propone in esplicito di attivare mutue integrative per "ampliare l'offerta di prestazioni". In pratica si propone che su tutte le prestazioni non contemplate dai Livelli Essenziali di Assistenza (L. E. A.) venga attivata una mutualità integrativa. Si tratta di una proposta gravissima perché è del tutto evidente che i livelli essenziali tenderanno a diventare livelli "minimi" di assistenza e che quindi la sanità verrà diversificata per censo, per aree territoriali e per categorie; questa linea infatti prelude al fatto che la richiesta di costituzione di mutue integrative venga avanzata in tutti i contratti.

Ne discende una piattaforma deludente, con un'impostazione politicista, che punta a costruire massa critica intorno - e all'interno - dello schieramento dell'Ulivo. In questa fase, nella prospettiva di partecipazione e di lotta riaperta dal conflitto sull'articolo 18 e dal Social Forum Europeo di Firenze, dalla Cgil ci si poteva attendere una piattaforma rivendicativa sociale e di classe, alternativa alle politiche neoliberiste; un punto di riferimento da cui attivare una vertenzialità diffusa e generalizzata, concorrendo alla ricomposizione sociale e alla crescita unitaria del movimento.

Questo nel documento non c'è; a questo fine dobbiamo operare, anche incalzando la Cgil, nella consapevolezza che sulla sanità, la Cgil, nonostante alcuni aggiustamenti, non ha cambiato rotta.

Paolo Ferrero

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