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Salvate la Sanità

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(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
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I tagli alla sanità in Veneto

Comunicato stampa del Gruppo Consiliare PRC

(25 Ottobre 2002)

Venezia 23 ottobre 2002

La delibera sulla riorganizzazione delle schede ospedaliere è giunta al termine, dopo una lunga e aspra discussione, punto per punto, che ha visto l'opposizione di centrosinistra impegnata in una grande battaglia politica nel tentativo di evitare una manovra sbagliata e ingiusta che taglia posti letto e chiude ospedali senza un progetto di riconversione e di investimento sui servizi.
Una manovra che non prevede il riordino della sanità fondato sulla qualità dei servizi e sui bisogni dei cittadini ma unicamente sul contenimento della spesa.
La manovra complessiva che è passata, portata avanti con forza dal centrodestra che se ne deve assumere la piena responsabilità, porta avanti una logica di progressivo impoverimento qualitativo e quantitativo delle strutture, senza nessuna programmazione di fondo e senza tener conto della popolazione residente nei bacini di utenza (età , patologie ecc.), della morfologia del territorio e dei servizi esistenti.
Venezia è uno degli esempi di come è stata portata avanti questa riorganizzazione in cui i bisogni dei cittadini vengono messi all'ultimo posto.
L'Ospedale al Mare del Lido di Venezia è diventato un "Centro sanitario polifunzionale" con un Punto di Primo intervento e 2 posti letto di terapia sub intensiva dove ci potrà essere la gestione di un limitato numero di posti letto per l'osservazione temporanea che non danno luogo a ricoveri ospedalieri.
Insomma, l'annullamento della struttura ospedaliera, il taglio degli attuali 100 posti letto esistenti nel monoblocco.
Si chiude una struttura pubblica che funziona e in cambio ai cittadini del Lido viene offerta un ambulatorio.
Va sottolineato che mentre per la sanità pubblica si chiedono sacrifici e si attuano tagli, per i privati si continuano ingiusti9ficatamente a regalare posti letto ed anche nuove specialità.
E' esemplare a tal proposito la chiusura del G.B. Giustinian ed il trasferimento dell'RSA alle strutture private veneziane, senza capire i criteri e anche i vantaggi per l'assistenza pubblica e per i cittadini.

Con un emendamento presentato dalla maggioranza di centrodestra sono aumentati i tagli all'Ulss 12 che perde, rispetto alla delibera 740 del 1999, 395 posti letto e 8 apicalità (primari), viene tolta la lungodegenza come funzione e viene inserita come attività all'interno di Medicina fisica e riabilitazione.
Un taglio del genere è semplicemente vergognoso nei confronti dei cittadini di Venezia e ipotizza un forte ridimensionamento dell'Ospedale Civile del Centro storico ( a Mestre è in fase di attuazione la costruzione del nuovo ospedale e difficilmente ci saranno tagli).
Un ridimensionamento che mette a rischio il diritto alla cura dei cittadini veneziani, ricordiamo che sia per età anagrafica dei residenti, sia per la conformazione del territorio, isole comprese, sia per i mezzi di trasporto (acquei), sia per i flussi turistici, Venezia rappresenta un'area "fragile" dove vanno garantiti servizi particolari.
L'Ospedale civile di Venezia ha (delibera dell'Ulss 12 del 06.09.2001) 584 posti letto e 28 apicalità (primari), quanti ne rimarranno dopo i tagli? E i cittadini che arriveranno dalle isole (Murano, Burano, Pellestrina) che assistenza troveranno? Con quali mezzi verranno spediti a Mestre e con quale pericolo per la loro vita?

Rifondazione Comunista ritiene questa manovra gravissima perchè va contro il diritto primario alla salute e all'assistenza.
I cittadini di Venezia devono essere tutelati contro una Giunta regionale che vuole smantellare il sistema sanitario pubblico.
Crediamo che a partire dal Sindaco di questa città, dai Consigli di quartiere, dai Comitati di tutela dei malati, dai Gruppi Anziani, dalle forze politiche e sindacali, dagli operatori della sanità, medici e infermieri, vada costruita una grande mobilitazione che chieda alla Giunta di rivedere questo piano sciagurato ripristinando le condizioni minime di assistenza , emergenza, urgenza che una città civile deve avere.

Sicuramente le strutture private ringraziano il centrodestra di questa manovra.

I cittadini certamente no.

Gemma Lunian
Resp. Regionale PRC Sanità

Pietrangelo Pettenò
Consigliere Regionale PRC

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