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L’esercito marocchino assalta accampamento saharawi, decine di morti, centinaia di feriti e desaparecidos. Il mondo gira gli occhi dall’altra parte

(10 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

foto: www.radiocittaperta.it

Fonte: Misna

Difficile se non impossibile contattare telefonicamente il Sahara occidentale, problemi a visionare alcuni siti internet sahrawi, oscurati e non più raggiungibili, difficile anche una copertura giornalistica se è vero, come indicato da alcune fonti saharawi, che 13 giornalisti [11 spagnoli, un marocchino e un francese] non hanno potuto prendere un volo da Casablanca a El Aaiun ufficialmente per motivi tecnici [problemi con il biglietto elettronico acquistato].
Cosa sia accaduto nelle ore immediatamente successive all’irruzione di ieri dell’esercito marocchino all’interno del campo sahrawi montato a pochi chilometri da El Aaiun resta difficile da appurare in mancanza di sufficienti fonti indipendenti. Secondo un comunicato diffuso oggi dal Polisario [Fronte popolare di liberazione di Saguía el Hamra e del Río de Oro] le vittime sahrawi sono 11, i feriti 723 e le persone disperse 159. Secondo il governo marocchino le vittime sono quattro: tre marocchini impegnati nell’irruzione e un saharawi. Fonti della MISNA riferiscono di incidenti avvenuti nel corso della notte ad Aiun dove diversi esercizi commerciali e automobili appartenenti a saharawi sono stati bruciati dai soldati. Ricostruzioni fornite da fonti vicine ai saharawi riferiscono di massicci perlustramenti nel corso della notte passata, atti vandalici, violenze, sequestri di persona e omicidi commessi dai militari ai danni dei sahrawi, in particolare nei quartieri di Raha e Matala.
La stampa marocchina ha dato notizia degli incidenti, ma secondo una chiave completamente diversa da quella sahrawi. Il quotidiano ‘Le Matin’ ha per esempio dato ampio rilievo a manifestazioni che sarebbero state organizzate dai ‘coloni’ marocchini a favore dell’integrità territoriale del regno. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita da ‘Le Matin’ l’intervento dell’esercito nel campo di sahrawi di Gdim Izik sarebbe stata «un’operazione per liberare anziani, donne e minori trattenuti loro malgrado da un gruppo di individui con precedenti penali».
A New York, sotto l’egida dell’Onu continuano intanto i negoziati cominciati ieri tra il governo di Rabat e il Fronte Polisario per tentare di trovare una soluzione alla questione sahrawi. Preoccupazione per gli avvenimenti di El Aiun è stata espressa dall’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione Europea Catherine Ashton che ha invitato le parti alla moderazione e ad astenersi da ogni atto di violenza.

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