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29/04 - la svezia chiede spiegazioni al venezuela per la detenzione di joaquín pérez

(30 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net

29/04 - la svezia chiede spiegazioni al venezuela per la detenzione di joaquín pérez

foto: www.nuovacolombia.net

Mercoledì 27 aprile il portavoce del Ministero svedese per le Relazioni Estere, Teo Zetterman, ha reso noto che il giorno precedente “la Svezia ha richiesto spiegazioni al Venezuela sul motivo per cui le autorità svedesi non sono state informate della detenzione di un cittadino svedese, poi estradato in Colombia”, ovvero Joaquín Pérez Becerra, giornalista, direttore del portale ANNCOL arrestato a Caracas ed in seguito consegnato da Chávez alla polizia del fascista regime colombiano.

“A tutt'oggi non abbiamo avuto alcuna risposta”, ha sottolineato Zetterman. Pérez, di 55 anni, è nato in Colombia ma ha adottato la cittadinanza svedese, e in quel paese gli è stato riconosciuto anche lo status di rifugiato politico, dopo essere stato costretto ad abbandonare il suo paese natale a causa della sua militanza nell'Unión Patriótica, movimento politico che ha visto l'uccisione di migliaia di suoi quadri e militanti, massacrati da dal terrorismo di Stato su mandato dell'oligarchia al potere.
Il portavoce della cancelleria svedese assicura che non è ancora chiaro “di cosa sia ufficialmente accusato”.

Mente dunque spudoratamente il Ministro degli Interni Colombiano, Germán Vargas Lleras, affermando che il giornalista “non è cittadino svedese”, farneticando di presunte identità contraffatte; Zatterman ha infatti chiarito definitivamente che Pérez Becerra ha ricevuto la nazionalità svedese nel 2000, insistendo sul fatto che le autorità del suo paese dovevano essere informate del suo arresto e della sua estradizione.

“Ci sono casi in cui la persona detenuta non vuole che le autorità locali contattino quelle del suo paese di origine, ma in questo caso era sufficientemente chiaro che avrebbe dovuto essere messo in contatto con noi”.

A dispetto delle leggi internazionali, e più ancora di qualunque etica rivoluzionaria, il presidente Chávez ha consegnato un giornalista ed un compagno al paese campione di violazione dei diritti umani, tradendo sfacciatamente in un colpo solo gli ideali di Bolívar, l'antimperialismo e la stessa Rivoluzione Bolivariana.

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Associazione nazionale Nuova Colombia

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