">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Terra, mare, cielo

Terra, mare, cielo

(21 Dicembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Capitale e lavoro:: Altre notizie

“Ridurre le tasse ai ricchi farà bene ai poveri”

Continuano a prenderci per il culo

(22 Giugno 2004)

Sul “Sole 24 ore” di domenica 16 maggio 2004, Renato Brunetta, autorevole economista (oltre che europarlamentare) di Forza Italia ha scritto un elaborato articolo sul progetto di abbassamento delle aliquote Irpef che il Governo sta per lanciare. Brunetta dice :

- nessuno deve scandalizzarsi se lo sconto fiscale, sul quale Berlusconi e Tremonti stanno tanto insistendo in questi giorni, dovrebbe destinare la maggior parte delle risorse ai redditi più elevati. Il primo “modulo” della nuova Irpef è entrato in vigore dall’anno scorso è ha riguardato esclusivamente i redditi più bassi. Quindi adesso è giusto che tocchi agli altri ( i redditi più alti).

- l’aliquota che verrà abbassata è talmente alta che quelli che la dovrebbero pagare preferiscono evaderla : abbassandola li si incoraggerà quindi a pagare il dovuto. “Meglio prendere da costoro il 33% piuttosto che non prendere niente col 45%”.

- Infine ridurre le tasse a chi ha maggiore capacità di spesa farà aumentare i consumi.

A queste tre idee del professor Brunetta (che spalleggia il progetto governativo) rispondiamo così :

1. gli sgravi Irpef introdotti per i redditi più bassi ammontano a 5,5 miliardi di euro e hanno prodotto risparmi oscillanti fra i 200 e i 300 euro annui : cioè fra i 16 e i 25 euro al mese. Quei risparmi, tuttavia (questo Brunetta non lo dice) sono stati ampiamente erosi dall’incremento delle tasse locali, aumentate nel 2003 di oltre 3 miliardi, e definitivamente azzerati dalla mancata restituzione del fiscal drag. I prossimi sgravi fiscali concentrati sui redditi più elevati, dovrebbero ammontare invece a circa 12 miliardi, cioè più del doppio di quelli riservati ai redditi più bassi. Essi produrranno agli euromilionari ( = miliardari) risparmi di parecchie migliaia di euro.

2. se non sono capaci di costringere chi ha redditi mastodontici a pagare le tasse e sperano di convincerli a farlo riducendogliele enormemente, allora neanche a noi ce le trattengano in busta paga : faremo come loro.

3. quando poi Brunetta scrive che “L’aumento dei redditi ricchi comporterà un aumento dei loro consumi nel lusso e quindi avrà un effetto redistributivo di mercato, e un forte connotato sociale” sembra voler dire che se, ad esempio, un calciatore di successo si comprerà una terza Ferrari, o un top manager spenderà alcuni miliardi per un nuovo panfilo, i disoccupati o le famiglie operaie che fanno fatica ad arrivare a fine mese dovranno esserne lieti perché ne ricaveranno sicuro giovamento.

E’ da scemi credere che l’aumento di redditi già elevati si tradurrà in consumi “stimolanti” l'economia. I soldi in più che avranno verranno buttatti nelle speculazioni in borsa o sull’acquisto di immobili (aumentandone il prezzo per tutti). Solo le riduzioni fiscali dei redditi bassi si tradurrebbe in consumi di cui hanno bisogno.

a cura dello Slai Cobas Ansaldo Camozzi

4515