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Minacciare i lavoratori è lecito

Una sentenza della corte di cassazione

(19 Luglio 2002)

Nei conflitti di lavoro, anche qualche forma di "minaccia" è lecita, purché non comprometta la possibilità di lotta da parte dei lavoratori.

Rientra, infatti, nell'"ambito fisiologico del conflitto collettivo l'attacco alle posizioni espresse dal sindacato" mediante "critiche di natura politica in senso ampio, nonché minacciando misure alternative all'accordo", a patto che "non si compromettano le possibilità di lotta e rezione garantite dall'ordinamento".

Lo ha sancito la Cassazione che ha bocciato il ricorso della Uil che aveva ritenuto antisindacale la condotta del comune di Milano che aveva chiesto al personale docente di prestare servizio durante le ferie con un compenso in denaro inferiore ai minimi contrattuali, minacciando provvedimenti.

Il comune, nell'ambito del progetto "Estate Milano scuola luglio '97", aveva chiesto ai docenti di rendersi disponibile a prestare servizio durante le ferie con compenso anche inferiore ai minimi contrattuali.
Il comune, inoltre, si era detto pronto ad affidare il servizio anche ai privati.
Il tutto accompagnato da una campagna stampa per denigrare il sindacato.

Centro di documentazione e lotta - Roma