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Vicenza: Addio alla Cisl

dal gazzettino di domenica 28 luglio

(1 Agosto 2002)

Lascia la Cisl e passa alla Cgil in segno di protesta per la politica dei vertici nazionali e provinciali.

Mariano Trevisan, classe '49, impiegato, ex consigliere alla Circoscrizione 3, componente del direttivo vicentino di Rifondazione Comunista, si è dimesso dalla Cisl berica dopo vent'anni di militanza, di cui dieci trascorsi nel direttivo della Fap-Cisl e altrettanti come attivista.I motivi dell'abbandono li spiega lui stesso.

«Dopo l'accordo del 5 luglio scorso, detto anche Patto per l'Italia, e l'intesa separata avvenuta di mercoledì scorso alla Fiat tra Fim-Cisl e Uim, non me la sento davvero più di rimanere. Questo per nette divergenze sulle modalità degli accordi».

«E ho già dato la mia adesione alla Cgil - prosegue il sindacalista che ha deciso di passare all'altra sigla - che ritengo sia l'unica forza che attualmente fa da baluardo al liberismo sfrenato del governo Berlusconi».

Come hanno reagito a Vicenza al suo gesto?

«Il segretario di categoria Costantino Vaidonis mi ha telefonato chiedendo un incontro la settimana prossima per discutere le mie dimissioni. Naturalmente ci andrò per intendo spiegare le mie motivazioni, ma certamente non cambierò idea. Anzi, ho già mandato un'e-mail al segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, informandolo dell'accaduto».

Le divergenze riguardano anche le scelte a livello locale della Cisl?

«Parlando con una collega al momento di consegnare la lettere di dimissioni, questa difendeva a spada tratta l'operato della Cisl, ragion per cui la linea provinciale sposa in pieno quella nazionale».

Scusi, ma come riusciva a conciliare la militanza nella Cisl con quella in Rifondazione ?

«Fino a qualche anno fa era possibile farlo, ero in Cisl per cercare di spostare a sinistra l'asse che andava verso sinistra. Da un paio d'anni a questa parte, invece, sono entrato in rotta di collisione sulle scelte compiute prima da D'Antoni e poi ancor più da Pezzotta. Sono andato allo sciopero generale a Milano il 16 aprile e di fronte a 300 mila persone, Pezzotta ha giurato che si sarebbe tornati al tavolo delle trattative col Governo solo se questo avesse stralciato la delega sull'articolo 18. Ora continuerà a lottare all'interno di Rifondazione e nella Cgil».

Andrea Lazzari

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