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Ronchi (GO): sulle recenti dichiarazioni pubbliche dell’assessore Soranzio sul problema delle case Pater

(8 Ottobre 2005)

Pare proprio assurdo che, come l’Unione critica il Governo per la modifica della legge elettorale a fine mandato, così anche a Ronchi il Vicesindaco, Sandro Soranzio, in odore di elezioni (si ricorda che si vota nella primavera del prossimo anno come per il Parlamento) prende un’iniziativa sulle Casette, cercando di recuperare il tempo perso di questi cinque anni.

Si ricorda, che il Vicesindaco, aveva nel recente passato dato totale carta bianca all’ATER dell’amministrazione Zamparo mentre gli attuali amministratori dell’Ater goriziano si dibattono nei problemi di bilancio ed amministrativi ereditati dalla precedente gestione (questione delle consulenze milionarie e delle assunzioni senza concorso presso l’Ater di Gorizia).
Questo modo di fare dell’Assessore Soranzio è espressione di una certa miopia politica, che qualsiasi persona di buon senso, riconoscendo il fallimento si dimetterebbe, perché chiunque, per il bene dei residenti, avrebbe chiesto dei vincoli sul tipo di intervento edilizio delle Casette.
Ma invece il nostro Assessore all’urbanistica ci riprova, e con uno scatto finale, vuole mascherare il fallimento e decide di demolire le Casette e di far costruire un nuovo complesso in bioingegneria.
Usare la parola bioingegneria per giustificare una operazione immobiliare che di fatto non farà altro che gli interessi solo di alcuni, senza avere una visione pubblica o comunque dei residenti, sinceramente fa un po’ ridere.

Noi affermiamo che ci vuole un vero Piano di recupero, che rispetti i volumi esistenti e il rapporto delle casette con i giardini. Sulle casette si dovrebbe agire come si è agito per il quartiere di Panzano a Monfalcone, in quanto solo con una riqualificazione conservativa si riuscirà a mantenere l’immagine del paese. Ronchi è sempre più urbanizzata e le casette rappresentano veramente una porta d’ingresso dell’area a Nord di Ronchi.

Gli interessi che ci sono dietro questa operazione immobiliare, ha più di intervento privato che di intervento pubblico, si parla di un totale di 100.000 metri cubi, con un aumento dei residenti dai 220-250 abitanti odierni, a 700-800 futuri. Noi abbiamo più volte abbiamo denunciato l’assenza di servizi secondari (scuole, strutture sportive, aree giochi ecc.) già per l’area del Cotonificio, dove si prevede un incremento abitativo pari a 500 abitanti e nei pressi del quale lo stesso assessore pensa di abbattere una parte degli ippocastani di Viale Garibaldi. Quindi non si capisce come si pensi di soddisfare le esigenze di questo nuovo incremento demografico, mancando di fatto delle regole precise in un piano regolatore, oramai datato. Inoltre, non si definisce, dove verranno alloggiati i residenti in attesa dei lavori.

La realtà è che dietro questa operazione ci sono molti interessi ed appetiti: da alcune voci, pare che la manovra economica, ovvero il costo complessivo previsto per il piano di risanamento delle casette pater ipotizzato dall’assessore all’urbanistica Soranzio, ammonti ad una cifra vicina ai 35 milioni di Euro ovvero più di 60 miliardi di vecchie lire.

Un’ultima cosa: per piacere l’assessore Soranzio non parli di partecipazione popolare, veramente risulta una presa in giro dopo che i giochi sono già stati fatti a monte e sicuramente non a favore dei residenti.

Ronchi dei Legionari, 4 ottobre 2005

Circolo di Ronchi del Partito della Rifondazione Comunista
Piazza Oberdan n. 21 Ronchi

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