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Sulla nomina del presidente della Societa’ Aeroporto S.P.A. del Friuli Venzia Giulia

Presa di posizione del P.R.C.

(31 Maggio 2006)

Da alcuni giorni rimbalzano sui giornali le notizie riguardanti il rinnovo del consiglio di amministrazione della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A. e la nomina del suo nuovo presidente.

Notiamo come si siano creati due schieramenti contrapposti tra i soci di questa struttura. Da una parte il Consorzio formato dagli enti locali e privati e dall'altra l'amministrazione regionale, entrambi alla ricerca di una posizione di forza che permetta loro di aggiudicarsi le poltrone più prestigiose. La preoccupante situazione venutasi così a creare non fa presagire, nemmeno a consiglio eletto, un clima sereno e di collaborazione, in grado di consentire una fruttuosa gestione della struttura.

L'amministrazione uscente non ha il diritto di attribuirsi i meriti dei traguardi raggiunti solo grazie alla professionalità e dedizione dei dipendenti, né tantomeno di far passare le normali attività di sopravvivenza per grandi vittorie e obiettivi di straordinaria portata, omettendo di menzionate, tra l’altro, tutti i fallimenti e gli errori che, in questi anni, hanno impedito a questo aeroporto di stare al passo con altre strutture analoghe.

Rifondazione Comunista denuncia come, in tutto questo, mai una volta si sia fatta una seria riflessione sul futuro dello scalo, sulla sua gestione e sulle prospettive del suo consolidamento e sviluppo. Mai una volta si sono fatte delle serie considerazioni sul servizio erogato ai passeggeri e ai vettori. Le parti in gioco mirano a una deprecabile spartizione delle poltrone, privando l’organo del consiglio dei suoi contenuti politici e tecnici che ne garantiscono le reali ragioni d’essere. I nomi dei consiglieri fino ad ora espressi durante l’assemblea del consiglio del consorzio rispondono solamente ad un sistema partitocratrico e personalistico, estraneo per etica e metodo al nostro partito.

Rifondazione Comunista si schiera con le lavoratrici e i lavoratori dello scalo e del suo indotto che, da troppo tempo e sempre con maggiore frequenza, sono vittime di una gestione, a nostro avviso, miope e partitocratica.

Vogliamo perciò riportare i meriti della discussione sul piano della sobrietà amministrativa e dell’efficacia gestionale che, sole, possono risollevare le sorti di questo patrimonio comune e garantire il lavoro di centinaia di persone.

Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Gorizia