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Sinistra Unita

discutiamo dei contenuti anziché dei contenitori

(5 Maggio 2007)

L’idea di cui si incomincia a discutere a sinistra – finalmente liberata dalla zavorra diessina – e cioè della sua unità mi piace al punto di dire che è un dovere parteciparvi. Fa male perciò il compagno Ferrando rifiutare a priori questa discussione. In campo non c’è l’unità di una indistinta sinistra ma anche quella dei comunisti.

Ciò detto, avanzo subito una preoccupazione e cioè che si parta con il piede sbagliato cioè discutendo dei contenitori anziché dei contenuti: un percorso destinato inevitabilmente al fallimento.

Proprio perché c’è ampia coscienza delle diversità esistenti in una sinistra di alternativa che va dallo SDI di Borselli ai comunisti che stanno in Rifondazione e ancora più in là, la discussione sui contenuti deve essere preliminare ad ogni forma organizzativa sia che si tratti di una confederazione come vuole Diliberto od un soggetto politico unico come suggerisce Giovanni Berlinguer.

Prima di parlare della natura di questa unità se socialista o comunista, di quale socialismo o comunismo si tratti o di una unità di sinistra senza aggettivi occorre, a mio giudizio, sciogliere alcuni nodi da cui può derivare l’aggettivazione stessa di questa unità.

Questi nodi riguardano:
il rapporto con il capitalismo, il capitale, il mercato ed il lavoro: in sintesi se e che tipo di società intendiamo costruire e quali attori di questa società privilegiare;
la politica internazionale con particolare considerazione per:
i rapporti con gli Stati Uniti, bilaterali e negli organismi internazionali
i rapporti con l’ONU e l’UE e i limiti della cessione di sovranità nazionale
la questione della pace e della guerra, delle resistenze e i movimenti di liberazione, la nonviolenza e la lotta ai terrorismi
lo stato laico e la questione “vaticana”
la rappresentanza istituzionale ed i movimenti reali

Come si legge, non sono argomenti di poco conto. Ad essi se ne possono aggiungere altri. Penso tuttavia che la difficoltà non stia nel dare risposta a questi quesiti bensì nel confronto e nella ricerca di sintesi. Forse il risultato finale non sarà alla fine un’unica sinistra unita - ma una maggiore unità dentro l’attuale arcipelago ed una maggiore forza di contrasto ai disegni del capitale probabilmente sì. Perciò vale la pena di provarci.

Lucio Costa - Padova
candidato indipendente nella lista del PCL al comune di Vigonza

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Commenti (1)

SINISTRA UNITA

Carissimo compagno Costa,

permettimi di darti dell'ingenuo, senza offesa.

Ho circa 64 anni e quello che tu scrivi è un film che vedo ripetersi da oltre40 anni, anche io insistevo su quello che dici tu oggi, ma l'esperienza mi porta a darti dell'ingenuo se credi che ci possa essere un serio patto politico con questi signori.

Questi sono divisi solo dell'alchimia politica ma purtroppo sono uniti nella sostanza, questi garantiranno la governabilità borghese come stanno già facendo tuttora, basta leggere le dichiarazioni di Mussi che vuole un partito che non sia in contrasto col nascente P.D. allora mi chiedo perché uno esce da un partito se deve seguire le stesse orme?

Secondo il mio modesto parere in Italia bisogna unire tutte le forze Comuniste che oggi sono purtroppo divisi e rifondare un Partito Comunista che difenda i ceti più deboli della nostra società ed unirsi ad una sinistra internazionale Comunista.

Un grande e vero P.C. nasce solo da un grande sentimento di amore, passione e spirito di sacrificio per una lotta senza se e senza ma per un mondo più vivibile, giusto e di pace fra i popoli, contro un capitalismo e imperialismo sempre più arrogante, aggressivo e selvaggio.

A chi crede veramente a questi valori non può dialogare con questi signori che con loro appoggio alla guerra, si spendono ogni anno nel mondo Mille miliardi di dollari in armi sempre più sofisticate.

Io mi chiedo perché a che scopo?

E per ultimo vengono allontanati dal partito i compagni che hanno votato contro la guerra, anche se sono in linea politica con il congresso del loro partito. L'unico dialogo possibile è con la loro base per fargli capire le contraddizioni che emergono con quello che dicono con quello che poi effettivamente fanno.

Saluti Comunisti.

(6 Maggio 2007)

Antonio zaccaria

tonizaccaria@yahoo.it

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