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Comunismo non medio Evo.

Commento a: «Casta e dintorni»

(7 Giugno 2009)

Un saluto a tutti. Vorrei che si confrontasse i due brani. Il primo è tratto dal pezzo di Paolo De Gregorio.

“Eppure la crisi mondiale del capitalismo, con le sue truffe, l’alterazione profonda dell’ambiente, il consumismo, l’enorme inquinamento, la sovrappopolazione, dovrebbe far sorgere un fronte antagonista capace di portare il mondo verso una economia sostenibile, basata innanzi tutto sulla autonomia alimentare ed energetica di ogni paese. Con profonde ristrutturazioni che portino la maggior parte della popolazione a vivere nelle campagne, producendo in cooperativa, in famiglia o da singoli, al tempo stesso prodotti agricoli ed elettricità, con tecnologie rinnovabili, impedendo così il formarsi dello sfruttamento capitalista del lavoro salariato, per una nuova società di piccoli produttori che autogestiscono il proprio lavoro senza farsi sfruttare da nessuno.”


Il programma di Kronstadt

RISOLUZIONE DELL'ASSEMBLEA GENERALE 1a E 2a SQUADRA MARITTIMA

Dopo aver ascoltato il rapporto dei rappresentanti degli equipaggi inviati a Pietrogrado dalla assemblea generale dei marinai della flotta per esaminare la situazione, è stato deciso quanto segue:
1) di procedere immediatamente alla rielezione a scrutinio segreto dei soviet, dato che i soviet attuali non esprimono la volontà degli operai e dei contadini. A questo scopo dovrà svolgersi prima una libera propaganda elettorale affinché le masse operaie e contadine possano essere onestamente informate.
2) di esigere la libertà di parola e di stampa per gli operai e per i contadini, per gli anarchici e per i socialisti di sinistra.
3) di esigere libertà di riunione per i sindacati operai e per le organizzazioni contadine.
4) di convocare entro il 10 marzo 1921 un'assemblea generale degli operai, dei soldati rossi e dei marinai di Kronstadt e di Pietroburgo.
5) di rilasciare tutti i prigionieri politici socialisti e tutti gli operai e i contadini, i soldati rossi e i marinai, arrestati in occasione di diverse agitazioni popolari.
6) di eleggere una commissione incaricata di esaminare i casi di tutti i detenuti trattenuti nelle prigioni e nei campi di concentramento.
7) di abolire tutte le «sezioni politiche» perché d'ora in poi nessun partito deve avere dei privilegi per la propaganda delle sue idee, né ricevere la minima sovvenzione dallo stato per tale scopo. Al loro posto, noi proponiamo che siano elette in ogni città delle commissioni di Cultura e di Educazione finanziate dallo Stato.
8) di abolire immediatamente tutti gli sbarramenti militari.
9) di uniformare le razioni alimentari per tutti i lavoratori, salvo per coloro che esercitano mestieri particolarmente insalubri e pericolosi.
10) di abolire tutti i reparti speciali comunisti nell'unità dell'esercito, e la guardia comunista nelle fabbriche e nelle miniere. In caso di necessità questi corpi di difesa potranno essere designati dalle compagnie nell'esercito e dagli operai stessi nelle fabbriche.
11) di dare ai contadini la piena libertà di azione per ciò che concerne le loro terre, e il diritto di allevare il bestiame, a condizione che compiamo da soli il loro lavoro, senza l'impiego di lavoratori salariati.
12) di chiedere a tutte le unità dell'esercito e ai compagni delle scuole di cadetti di solidarizzare con noi.
13) di esigere che questa risoluzione sia largamente diffusa dalla stampa.
14) di designare una commissione mobile incaricata di controllare questa diffusione.
15) di autorizzare la produzione artigianale libera purché non impegni il lavoro salariato.

(«Izvestia» N° 1, giovedì 3 marzo 1921)

Sono evidenti le profonde analogie tra le tesi di Paolo De Gregorio e Il programma di Kronstadt. Bisogna dire, allora, che essere anticapitalisti, non significa essere dei comunisti. La storia si ripete, e si ripeterà tragicamente, se i comunisti, quelli veri, non saranno chiari fin da adesso: la soluzione al capitalismo non è quella proposta da Paolo De Gregorio
e di quelli come lui. Tale proposta è reazionaria, non è da comunisti e nemmeno da anarchici, ed oggi per fortuna. Il comunismo non è il ritorno al medio Evo, ma lo sviluppo necessario del capitalismo. Saluti rossi.

Migliorati Isidoro Partito Comunista dei Lavoratori CUB-RdB.

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