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Due commenti ed un appunto

(5 Ottobre 2009)

Risposta a Franco.
Primo commento:
Di Incotrovertibile nella vicenda INNSE c'è anche la mancata pubblicità dell'accordo "vincente", accordo che gli stessi operai della INNSE hanno rifiutato di diffondere dietro precisa richiesta di compagni che li hanno sostenuti sino alla conclusione più che "vittoriosa" chiarificatrice. PERCHE?????
Non è sulla base della valutazione dell'accordo vincente che gli altri operai dovrebbero seguire l'esempio INNSE????
Altrettanto incontrovertibile è il fatto che Genta voleva vendere, qualsiasi cosa, anche le solo macchine, ossia VOLEVA SPECULARE, GUADAGNARCI. GENTA HA O NO GUADAGNATO QUALCHE MILIONE DI EURO DALLA VENDITA DELLA FABBRICA?
Altrettanto incontrovertibile è che l'acquirente GRUPPO CAMOZZI HA RISPARMIATO SULLE PRETESE DI GENTA QUALCHE MILIONE DI EURO. SI o NO?
Se si vuol controvertire questi fatti non serve parlare di "etichette", "uno o novanta" ma sbatter sul muso a tutti l'accordo stesso in cui queste cose sono definite nero su bianco, non chiacchere.

Secondo commento: Noi rotti al comunismo non solo vogliamo dire che è sbagliato difendere il posto di lavoro ma lo diciamo a chiare lettere: NON E' IL POSTO DI LAVORO AD ESSERE REDDITIZIO MA IL NOSTRO LAVORO A RENDERE REDDITIZIO QUEL POSTO.
Oppure qualche infante pensa ancora che i padroni tengano aperte le fabbriche perché sono gli operai che lo pretendono? Che Camozzi abbia acquistato l'INNSE commosso da tanta capacità di lotta dei suoi neo-operai?
OPPURE L'AVREBBE COMPRATA COMUNQUE PERCHE' PROFITTEVOLE ESSENDO UN «OCCASIONE»???
Non siamo invece contrari alle occupazioni a patto che non dividano gli occupati dai neo-disoccupati, ossia dai licenziati in fabbriche che non sono e non possono essere un'«occasione».

Un appunto: Franco (chissa perché non risponde l'AsLO, ma forse sei prorio tu, in puro stile "l'accordo meglio non pubblicizzarlo") certo alla ESAB hanno lottato ed all'INNSE anche. Hanno anche tute simili, timbrano cartellini, fanno turni ecc. ecc.. Ma sono invece i caratteri della fabbriche in vertenza ad essere diversi, ben diversi come la dislocazione dell'ESAB di contro all'acquisto dell'INNSE.
Non siamo noi rotti al comunismo ad aver invitato alla riflessione su queste differenze ricavandone una contrapposizione per tutti gli operai con un esempio dato per negativo e l'altro dato per positivo.
Che persino l'UGL- Sicurezza abbia "compreso" la necessità della difesa del posto di lavoro (specificatamente all'INNSE) non dovrebbe farvi riflettere?
Di quale contraddizioni parli??? Quella tra venditore ed'acquirente? Sarebbe questa la contraddizione sulla quale dovrebbero basarsi gli operai le cui fabbriche non saranno acquisti da alcuno?
Capisco che all'INNSE si possa pensare che la crisi era tutta una "finta", ma agli altri cosa si propone, di occupare la fabbrica facendo la "sentinella al bidone"??
Sul sito www.rottacomunista.org (menù miscellanea-redazionali->Crisi e rivendicazioni proletarie) sono fatte nero su bianco le dovute considerazioni, ma ricorda. la lotta contro la socialdemocrazia, forse sarebbe meglio dire contro il socialimperialismo, non è una lotta contro tesi revisioniste alla Berneistein, ma una lotta contro difese corporative della classe operaia le quali diventano tanto più forti quanto più indispensabili per gli operai coinvolti.
Facendo finta, come fate voi, che non esista un acquirente per l'INNSE, raccontando che la lotta operaia ha conquistato il "posto di lavoro", la vostra pubblicità e vanto non sarebbe, di fatto, che propagandare ad altre situazioni vie d'uscita impossibili, demorallizanti, PERCHE' INVECE L'ACQUIRENTE L'AVETE ECCOME MA GLI ALTRI NON POTRANNO AVERLO.
E questa, caro mio, è socialdemocrazia.

RottaComunista

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