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Bush: "La nostra missione è esportare la democrazia in tutto il mondo"

(28 Dicembre 2007)


Metodi usati in Pakistan:
-si molla il vecchio alleato, il dittatore Musharraf perché non mette sufficiente impegno nel combattere terrorismo e talebani ai confini con l’Afghanistan
-si programma a Londra e Washington il ritorno dell’ex premier pakistano Benazir Bhutto, creatura allevata ad Harvard ed Oxford, esponente di una dinastia capitalista, cacciata per corruzione, travestita da musulmana per imbrogliare gli elettori, programmata per consegnare il Pakistan agli USA facendo fare ai pakistani una guerra per procura contro i loro confinanti afgani
-l’operazione “democrazia” è speculare a quella realizzata armando il dittatore irakeno Saddam Hussein perché aggredisse l’Iran della rivoluzione komeinista che si era sottratto alla egemonia americana, e da qui nacquero tutte le guerre del Golfo, compresa l’attuale aggressione all’Irak
-naturalmente il fantoccio Bhutto, collega dell’afghano Karzai, una volta al potere con i dollari e le armi USA, avrebbe realizzato il sogno statunitense di impedire che i flussi petroliferi del Medio Oriente attraversino territorio afgano e pakistano, mediante oleodotti e gasdotti, per arrivare alle emergenti economie di Cina e India
-l’Asia, senza le incredibili ingerenze americane e occidentali, troverebbe nella pace e nella integrazione delle diverse economie, un equilibrio anche se prevalessero governi islamici
-nazioni “nemiche”, come India e Pakistan, legate da un comune interesse economico, facilmente metterebbero da parte la loro storica inimicizia
-tutti i guerrafondai, compresi quelli della RAI e del Corriere della Sera, già sollecitano un intervento contro il pericolo delle atomiche in mano agli islamici, omettendo di dire però che questi ordigni sono solo una cinquantina e non minacciano come gittata nessun paese occidentale, tanto meno se gli occidentali fossero così furbi di smetterla con la pretesa di comandare a casa altrui.
La destabilizzazione del Pakistan, se ci sarà, dovrà essere ascritta alla responsabilità di Bush e di quei cervelloni che pensano ancora da imperialisti e non si sono resi conto che operazioni di questo tipo, con il paravento della democrazia e della libertà, non ingannano più nessuno e soprattutto sortiranno l’effetto di dare più credito alle forze islamiche più radicali.

Paolo De Gregorio

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