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(21 Marzo 2003)
La CUB, Confederazione Unitaria di Base ritiene necessario, anche in questo momento di grande mobilitazione contro la guerra, dare una forte risposta al Governo in merito alla sciagurata riforma della scuola e opporsi all’accordo fra sindacati istituzionali e governo sulla firma del contratto.
“Dopo la straordinaria mobilitazione del 20 marzo contro la guerra gli studenti torneranno in piazza per difendere i loro diritti - afferma Cosimo Scarinzi della CUB-Scuola - la CUB chiama allo sciopero per difendere il carattere di diritto universale gratuito della scuola e la laicità e la qualità del servizio”.
La CUB si oppone al taglio degli organici, alla divisione tra istruzione e formazione, alla secca riduzione delle ore di lezione, alla esternalizzazione dei servizi e di parte dell’attività docente, al misero aumento contrattuale richiesto da CGIL-CISL-UIL e SNALS che non garantisce il pieno recupero dell’inflazione né tanto meno quelle retribuzioni europee delle quali tanto si è parlato.
La CUB chiede forti aumenti retributivi in paga base per docenti e ATA, il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31.12.2001, la salvaguardia dell’art. 34 della Costituzione Italiana che tutela il diritto allo studio
21 marzo 2003
CUB SCUOLA - Vicenza
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