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Circo Monti

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(3 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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Capitale e lavoro:: Altre notizie

«I dipendenti pubblici sono dei corporativi e chiedono troppi soldi»

Sciopero generale il 21 maggio in risposta alle affermazioni dei ministri Manzella e Maroni

(7 Maggio 2004)

SCIOPERO GENERALE VENERDI 21 MAGGIO 2004 di scuola, sanità, enti locali, ministeri, agenzie fiscali, parastato, università, ecc.., proclamato da tutti i sindacati

MANIFESTAZIONE NAZIONALE a ROMA


la CUB organizza un proprio corteo sui contenuti sotto indicati.
Per partecipare telefonare allo 0444514937 o 3334465346.

DISGRESSIONE
Sentire Romiti ex direttore FIAT e attuale “padrone” del Corriere della Sera dichiarare che nel nostro paese manca da parte del governo una politica di sviluppo fa rabbrividire.
A dirlo non sono i sindacati ma uno degli uomini più potenti del paese.

IL NOSTRO OGGI
Noi dipendenti pubblici viviamo sulla nostra pelle il mancato sviluppo del paese: lavoriamo in servizi che il governo vuole tagliare, siamo additati come causa di tutti i mali e come quelli che impediscono al governo la riduzione delle tasse: parassiti.
Se poi allarghiamo l’orizzonte c’è di che preoccuparsi: Melfi, Alitalia, Aprilia per citare quello di cui si parla in questi giorni.

SEGNALI DI FUMO…E NON SOLO
In questo ultimo anno è cambiato l’atteggiamento dei lavoratori.
Pensiamo alle lotte degli autoferrotranviari che hanno rotto le regole che impediscono lo sciopero, pensiamo alle manifestazioni contro la guerra e per il ritiro delle truppe dall’Iraq, pensiamo alle lotte di Melfi e ai blocchi all’Alitalia contro il fallimento della compagnia di Bandiera. Pensiamo pure ai precari pubblici e privati che sfuggendo ai ricatti scioperano per un posto di lavoro fisso.
La coscienza della situazione economica e sociale sta crescendo e agnellini sacrificali se ne vedono sempre meno

IL GOVERNO…
Le politiche economiche e fiscali del Governo mettono in ginocchio un settore fondamentale come quello del servizio pubblico, i tentativi di governare questi processi attraverso lo scontro o la concertazione e la politica dei redditi sono falliti:
la cosiddetta “moderazione salariale” applicata attraverso la politica dei redditi e la mancanza di un automatismo di rivalutazione degli stipendi ha prodotto una perdita del potere d.acquisto del 17,9%, come evidenziato dai diversi istituti di ricerca.
L’occupazione cala sia in senso quantitativo che qualitativo (precarietà).
Circa un milione di lavoratori sta ancora aspettando i soldi dello scorso contratto (29 mesi).
Il ritardo della chiusura dei vecchi contratti, il fatto che il governo non vuole aprire il tavolo per i nuovi contratti già scaduti, le risorse irrisorie stanziate per i bienni economici (50 euro medi), mettono in rilevo il fallimento dell’accordo del 4 febbraio 2002, firmato dagli altri sindacati ed evidenziano la necessità di imprimere un cambio di direzione radicale alle politiche contrattuali.

CHE FARE…
Mai come ora un rilancio dei servizi pubblici è correlato a una diversa distribuzione delle risorse, nonché, a una politica salariale che metta fine all’impoverimento dei lavoratori. LOTTIAMO PER RINNOVARE IL CONTRATTO BIENNALE, OTTENERE SALARI EUROPEI, UNA NUOVA SCALA MOBILE CHE PROTEGGA I NOSTRI SALARI DALL’INFLAZIONE, PER L’ASSUNZIONE DEL PERSONALE PRECARIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

RdB CUB (Vicenza)

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