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NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI AIME' CESAIRE

(26 Giugno 2014)

anniversario

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ricorda Aimé Césaire nel CI anniversario della nascita del grande poeta, intellettuale, militante politico impegnato per la giustizia sociale, contro ogni potere oppressivo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Ricordiamo ancora una volta "il nesso inscindibile che nell'opera di Aimé Césaire lega la lotta nitida e intransigente contro il razzismo, contro il colonialismo, contro il fascismo, alla comprensione acutissima dei conflitti e delle loro dinamiche, delle contraddizioni reali e delle complesse dialettiche sociali ed esistenziali, politiche e culturali, interpersonali ed infrapsichiche, ed alla capacità di tradurre tutto ciò in visioni poetiche, in soluzioni linguistiche e ritmiche e musicali, in movimenti drammatici e coreutici, in figurazioni di pensiero e narrazione ad un tempo mitica e rituale, ed epica e didattica, di indicibile bellezza e di stupefacente forza di verità: in un sinolo di verità estetica e verità morale e politica che fa della lettura della sua opera una autentica esperienza di colloquio corale, di demistificazione e coscientizzazione, di apocalissi e parenesi".
Come è stato detto lo scorso anno in occasione della celebrazione del centesimo anniversario, "Leggere Aimé Césaire è sentire una voce che esorta e convoca alla lotta contro tutte le violenze e le menzogne; è un'esperienza di apertura, ed ascolto e scoperta e riconoscimento dell'altro e di quell'altro dell'altro che sei tu stesso; è vedere e sentire il mondo e la storia - nel gorgo di caligini e frastuoni - con occhio limpido, respiro profondo ed orecchio musicale assoluto, cogliendo la verità che impegna e che libera".
A centouno anni dalla nascita, a sei anni dalla morte, con commozione e gratitudine lo ricordiamo ancora una volta "grande un testimone della dignità umana, generoso un maestro della nonviolenza in cammino".
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Una breve notizia biobibliografica su Aimé Césaire
Aimé Césaire, poeta e combattente contro il razzismo e il colonialismo, nato a Basse-Pointe, in Martinica, il 26 giugno 1913, deceduto a Fort-de-France, sempre in Martinica, il 17 aprile 2008, studiò in Francia dove con Senghor e Damas fondò la rivista "L'étudiant noir" e il movimento culturale della negritude. Insegnante in Martinica, avrà tra i suoi allievi Frantz Fanon. Poeta, drammaturgo, uomo politico, parlamentare e pubblico amministratore, è una delle grandi figure della cultura del Novecento.
Opere di Aimé Césaire: in italiano un'utile antologia è Poesie e negritude, Accademia, Milano 1969 (a cura e con un ampio saggio critico di Lylian Kesteloot); cfr. inoltre: Le armi miracolose, Guanda, Parma 1962; La tragedia del re Christophe, Einaudi, Torino 1968; Io, Laminaria, Bulzoni, Roma 1995; Una stagione nel Congo, Argo, Lecce 2003; Diario del ritorno al paese natale, Jaca Book, Milano 2004; Negro sono e negro resterò. Conversazioni con Françoise Vergès, Città Aperta, Troina (Enna) 2006.
Opere su Aimé Césaire: per un avvio: Graziano Benelli, Aimé Césaire, La nuova Italia, Firenze 1975: Graziano Benelli, La negritudine in Italia. A. Césaire, L. G. Damas, L. S. Senghor (1950-1994), Bulzoni, Roma 1995.



Viterbo, 26 giugno 2014

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

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