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Agenzia delle Entrate e Dipartimento Politiche Fiscali: riduzione degli organici… in silenzio!

(4 Aprile 2005)

Infiocchettato dagli auguri della buona Pasqua è stato siglato il 24 marzo un accordo tra amministrazione e sindacati “maggiormente rappresentativi” che, con la formula “Rideterminate le dotazioni organiche” di fatto riduce d’amblais gli organici del 5 % all’Agenzia delle Entrate e al Dipartimento Politiche Fiscali.

Quest’accordo è in ossequio alla attuale legge finanziaria che prevede, all’art.1, comma 93, che le amministrazioni pubbliche che non provvedano entro il termine del 30 aprile 2005 a rideterminare le dotazioni organiche con una riduzione del costo complessivo non inferiore al 5%, vedranno fissato l’organico in base ai presenti alla data del 31 dicembre 2004.

Di fatto la Finanziaria impone in termini perentori alle amministrazioni la riduzione degli organici. L’organico teorico dell’Agenzia delle Entrate è di circa 41 mila unità mentre il personale in servizio si aggira intorno alle 34 mila unità. Queste compagini sindacali invece di opporsi, di protestare in maniera forte contro la Finanziaria hanno siglato questo accordo che sancisce per esempio all’Agenzia delle Entrate ben 2350 unità in meno con un dimensionamento attuale di 39 mila lavoratori.

Addirittura al DPF e alle Commissioni Tributarie in un comunicato sindacale si arriva a teorizzare che ora si sono create maggiori possibilità per i passaggi di livello tra e dentro le aree essendo la scure della riduzione appannaggio solo delle aree A e B e non dell’area C, che è lievitata.

Nel gioco delle parti si litiga a volte con la controparte a volte tra organizzazioni sindacali sino a ritrovare una singolare compattezza nel siglare accordi che “rideterminano” al ribasso gli organici.
Probabile, uguale sorte attendono le altre Agenzie e gli altri enti pubblici!

Altre NEWS. I Centri Assistenza Telefonica diventano Centri Assistenza Multicanale. Il nuovismo solo di facciata di cui si ammanta questa amministrazione trova una nuova etichetta. E’ stato istituito l’ennesimo Comitato Tecnico tra sindacati e vertici di Agenzia, l’ennesima pastoia che non porterà a nulla, che non darà ai lavoratori addetti i dovuti sbocchi professionali né la remunerazione adeguata ad un lavoro usurante, servirà solo a miriadi di incontri e riunioni infruttuose, bla bla bla bla!

Dogane di Fiumicino. Dopo la richiesta “democratica” di CGIL-CISL-UIL di non far svolgere a marzo le elezioni Rsu e dopo il via libera dato dall’amministrazione delle Dogane il silenzio è assordante, nulla si smuove, continua il tran tran quotidiano, la vecchia RSU continua ad incontrarsi con l’amministrazione come se nulla fosse, i sindacati rappresentativi sono “impegnati” nel non comunicare nulla della loro attività e intanto i diritti dei lavoratori doganali di Fiumicino sono calpestati e fermi al palo.

C’è bisogno di una scossa, c’è bisogni di ribellarsi, c’è bisogno di organizzarsi dal basso con i Cobas!

COBAS Pubblico Impiego
Finanze e Agenzie Fiscali
aderente alla Confederazione COBAS