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Vicenza: molestate e offese due volte!

Assolto l’ ex Assessore al Personale di Vicenza, accusato da alcune dipendenti di molestie sessuali

(14 Maggio 2005)

Vogliamo esprimere la nostra profonda indignazione per la sentenza emessa dal Tribunale di Vicenza sul caso dell’ ex Assessore al Personale del Comune di Vicenza, Gilberto Baldinato, accusato da alcune dipendenti di molestie sessuali: assolto per insufficienza di prove!

Una beffa, un’ulteriore aggressione, stavolta solo morale ma altrettanto bruciante, sul corpo delle donne già umiliate e offese! E noi, come donne e come colleghe delle vittime, sentiamo il dovere di dar voce alla loro rabbia, nonché esprimere tutta la nostra solidarietà. E, come donne, rivolgiamo alle altre donne di questa città una domanda che purtroppo suona vuota retorica: dov’è la tanto conclamata parità dei sessi? Perché la parola di tante donne, un dossier di oltre 150 pagine, testimonianze che coprono un ampio arco di tempo, non possono essere ritenute prove sufficienti? Oppure la lettura di questa sentenza deve essere fatta da un altro punto di vista: Baldinato non è un uomo qualsiasi, uno della strada, o addirittura un immigrato clandestino: se così fosse, la sentenza sarebbe forse stata più rispettosa dei diritti delle donne e più veloce nel suo iter.

Baldinato è uomo di potere, protetto da un’intera classe politica ed economica, uomo di fiducia del Primo Cittadino di Vicenza, inserito nel maggior partito di governo, con a capo l’uomo più ricco e più potente d’Italia. L’insufficienza di prove non può essere considerata moralmente un’assoluzione piena: viene da pensare che proprio la collocazione sociale di Baldinato abbia in qualche modo influenzato il giudizio. Questa è una sentenza che noi leggiamo da una parte come oggettiva impossibilità, per la chiarezza e la quantità delle testimonianze, a smentire i fatti denunciati; e dall’altra come impossibilità a pervenire ad una conclusione chiara di colpevolezza per il condizionamento a tenere un atteggiamento oltremodo cauto e prudente, visto il peso politico dell’imputato.

Del resto dalle registrazioni mandate in onda da Canale 68, e mai acquisite agli atti del processo come prova, sembra che il Sindaco stesso abbia intimidito una donna, che gli si era rivolta per denunciare Baldinato e chiedere aiuto, dicendole di stare attenta, perché ci sarebbe stata la sua parola contro quella dell’Assessore; e anche perché dietro Baldinato c’era Forza Italia!
Come dipendenti comunali, ci sentiamo anche in dovere di denunciare l’ipocrisia dimostrata dall’Amministrazione comunale nell’istituire un Assessorato alle Pari Opportunità e di affidare la Dirigenza di questo Settore ad un personaggio che ha avuto un ruolo tanto ambiguo in tutta questa vicenda come la dott.ssa Marcolin.

Siamo infine profondamente preoccupate perché, dopo quella che sappiamo essere stata una scelta difficile e sofferta da parte delle donne molestate quale la denuncia, temiamo che sentenze come questa non facciamo altro che rafforzare nelle donne o comunque nei soggetti più deboli della società, la convinzione che è inutile denunciare e lottare contro i soprusi.

Vicenza, 13 maggio 2005

Franca Bassanese- Patrizia Cammarata- Maria Teresa Turetta –
Componenti R.S.U. Comune di Vicenza per RdB CUB

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