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Documento conclusivo del 5° Congresso Nazionale dello Slai Cobas

Vibo Valentia, 17-18-19 giugno 2005

(25 Giugno 2005)

Il 5° Congresso Nazionale dello Slai Cobas assume e fa propri i contenuti del documento preparatorio dei lavori congressuali e ribadisce la necessità di una generale riorganizzazione a livello nazionale dello Slai Cobas, finalizzata a contribuire all’opera di costituzione di un sindacato di classe che sia di massa e anticapitalista, fondato sull’autorganizzazione e su modalità di rappresentanza consiliari dei proletari.

Per perseguire questo obiettivo il Congresso Nazionale ritiene fondamentale e centrale l’intervento nella massa dei lavoratori, favorendo e sostenendo iniziative e mobilitazioni comuni sulla base di obiettivi condivisi e di reale difesa, ai livelli aziendali, locali e nazionali, sia su questioni contrattuali specifiche, sia su temi e battaglie di rilevanza categoriale e nazionale.

Su questa impostazione, rivolta a favorire l’unificazione di tutti i proletari, il Congresso Nazionale inquadra anche i rapporti con gli organismi di base costituiti da gruppi di lavoratori esterni allo Slai e con i sindacati di base e extraconfederali oggi esistenti. Seguendo quest’impostazione promuove la prosecuzione e l’allargamento delle esperienze in corso, come quelle avviate sul TFR e sul contratto del pubblico impiego, invitando tutti i Cobas a generalizzarle.

A questo proposito, il 5° Congresso Nazionale dello Slai Cobas, ritiene che oggi non sia politicamente e organizzativamente percorribile la “scorciatoia” di patti federativi o altri accordi simili con le forze del sindacalismo di base e extraconfederale.
In questa scelta non c’è una volontà di isolamento settario, ma la constatazione che al momento non esistono i presupposti politici di omogeneità con queste forze, rispetto a cui si ribadiscono la disponibilità e la volontà di percorsi comuni, aperti a tutti i lavoratori e sulla base di obiettivi condivisi.

Per riorganizzare l’attività sul piano nazionale il Congresso apre un percorso politico-organizzativo di elaborazione e definizione delle posizioni su tutti i temi dello scontro sociale oggi in atto. Questo percorso troverà la propria sintesi in un’assemblea nazionale, le cui modalità saranno successivamente definite, ma che dovrà improrogabilmente tenersi entro un anno da questo Congresso. Il Coordinamento Nazionale che verrà eletto, avrà anche il compito di attuare questa scadenza.

Il Congresso Nazionale ritiene che le questioni più sotto elencate siano i temi fondamentali su cui imperniare la generale attività nazionale e l’elaborazione più articolata delle posizioni e degli obiettivi dello Slai Cobas:

I diritti esigibili da tutti i lavoratori, a cominciare da quello di assemblea, il rifiuto della quota garantita del 33% e dei regolamenti attuativi che conferiscono tutti i poteri agli esecutivi nelle RSU.

La riappropriazione del diritto di sciopero, con l’obiettivo dell’abolizione della legge 146.

Il salario, con particolare riferimento: - alla rivendicazione di forti aumenti - all’eliminazione di tutte le forme di erogazione subordinate a indici di produttività, obiettivi aziendali, pagelline di valutazione, ... - al ripristino di meccanismi automatici di rivalutazione dei salari, che non siano imperniati sul fasullo indice dell’inflazione programmata.

Il contrasto alla sempre maggior precarizzazione dei lavori, per ottenere lo stesso salario per lo stesso lavoro. Lotta alla precarizzazione che non deve limitarsi solo alla generale rivendicazione dell’abolizione del “Pacchetto Treu” e della “Legge 30” (Biagi), ma deve:
- fare proprie le rivendicazioni di trasformazione di tutti i tipi di rapporti di lavoro a tempo determinato e precarizzato in rapporti a tempo indeterminato, che settori di lavoratori precarizzati stanno cominciando a lanciare
- sviluppare lotte per bloccare assunzioni con contratti d’ingresso, interinali e quant’altro previsto dalla legislazione attuale.

La riduzione generalizzata della giornata lavorativa a parità di salario.

La lotta per l’ottenimento dei diritti civili per i proletari immigrati, primi di tutti il permesso di soggiorno generalizzato e l’abolizione di quelle vere e proprie carceri che sono i CPT.

Il rifiuto del versamento dei TFR nei fondi pensione e la battaglia per il ripristino di una pensione pubblica dignitosa, non calcolata con l’attuale sistema contributivo. Questo nel quadro di un più generale rifiuto delle controriforme pensionistiche attuate dai vari governi Dini, Amato, Prodi e Berlusconi.

Forme di salario garantito a disoccupati, lavoratori di aziende delocalizzate, cassaintegrati, ... pari al salario medio operaio. (Questo tema dovrà essere sottoposto a un apposito studio e a una più precisa elaborazione da parte dello Slai).

Servizi sociali, una generale rivendicazione della loro gratuità, a partire dalla sanità.

Opposizione alla repressione sempre più crescente da parte dello stato e del padronato contro i lavoratori che si difendono e coloro che li appoggiano.

Internazionalismo proletario, lo Slai Cobas deve attivarsi per intrecciare rapporti stabili sul piano internazionale, europeo ed extraeuropeo, con quelle forze che perseguono una difesa di classe dei lavoratori.

Guerra, proseguendo e rafforzando l’opposizione alla varie guerre in corso, denunciando innanzitutto il ruolo specifico dell’imperialismo italiano e richiedendo il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Iraq.

Questo elenco è ovviamente solo un’indicazione di massima e la sintesi di questi punti troverà espressione nella prevista assemblea nazionale.

Il Congresso Nazionale assume come assi strategici fondamentali lo sviluppo e il sostegno alle lotte degli autoferrotranvieri e degli operai di Melfi e dell’industria. Misure concrete e risorse specifiche dovranno essere deliberate e attuate, sia per difendere gli autoferrotranvieri dalla repressione e rilanciare la questione della libertà di sciopero, sia per sostenere le lotte nell’industria e appoggiare politicamente e organizzativamente gli operai dello stabilimento di Melfi.

Il Congresso Nazionale, infine, ritiene necessario pubblicare un giornale nazionale e da mandato al prossimo Coordinamento Nazionale di attuare questa decisione.

Il 5° Congresso Nazionale dello Slai Cobas decide che da questo momento tutti gli organismi nazionali e tutte le cariche nazionali sono decadute da ogni potere e da ogni rappresentanza legale in nome e per conto dello Slai Cobas.

Il Coordinamento Nazionale si riunirà a Bologna sabato 2 luglio, alle ore 9.30, presso la sala delle RSU delle Ferrovie (che si trova nei pressi del parcheggio delle biciclette della stazione di Bologna). Nel corso di questa riunione sarà nominato il nuovo coordinatore nazionale.

Vibo Valentia, 19 giugno 2005

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