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Il funerale della Repubblica

(30 Maggio 2006)

Cambiano i governi, cambiano i partiti politici al potere, è mutato perfino il nome del Presidente della Repubblica, ma ci sono momenti come quello relativo alla fantasmagorica parata militare del 2 giugno che sembrano essere così fortemente connaturati nel loro cattivo gusto da risultare refrattari ad ogni genere di cambiamento.
Come ogni anno, nonostante il novello Presidente della Camera Fausto Bertinotti abbia affermato di non condividerne appieno lo spirito militarista, ci saranno l'esercito e l'aviazione, i sommozzatori e gli alpini, i vigili del fuoco e i bersaglieri, i tricolori e le personalità, gli agenti a presidiare Roma contro la minaccia del terrorismo islamico e la tolleranza zero e alla fine mancherà solo lei, la Repubblica.
Che fine ha fatto la Repubblica Italiana, fondata nel 1946 e regolata dalla Costituzione?

Viveva nell'Articolo 4 : La Repubblica riconosce a tutti cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
E nell' Articolo 36 : il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

L'hanno assassinata gli economisti, i sindacalisti e i politici di ogni risma e colore, dando vita alla riforma Biagi, perseguendo la precarizzazione del sistema lavoro attraverso una flessibilità esasperata, creando disoccupazione, riducendo il valore di acquisto dei salari, ben al di sotto del limite di sostentamento delle famiglie e privando il lavoratore di ogni punto fermo che gli consenta quell’esistenza “libera e dignitosa” che ormai alligna solo nelle parole del legislatore.

Viveva nell' Articolo 11 : L'Italia ripudia la guerra, come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

L'hanno ammazzata un governo guerrafondaio e un'opposizione inetta che anche oggi dopo essere diventata maggioranza continua a procrastinare nel tempo l’effettivo ritiro delle truppe dall’Iraq. L'hanno ammazzata mandando i nostri soldati ad occupare uno stato sovrano, nascondendoli sotto le mentite spoglie di fantomatici aiuti umanitari. I nostri soldati occupano, combattono, sparano, uccidono, annichiliscono! Non sono, né sono mai stati una forza di pace, poiché non vi è pace dove esistono l'occupazione e la prevaricazione, esistono solo la guerra e l'offesa all'altrui libertà.

Viveva nell' Articolo 13 : è punita ogni violenza fisica o morale sulle persone sottoposte a restrizioni di libertà.

L'hanno strangolata le forze dell'ordine che si sono coperte di vergogna, a Napoli, come a Genova, come in Valle di Susa. Poliziotti e carabinieri, trasformatisi in bastonatori di donne e anziani, veri e propri torturatori senza scrupoli e senza dignità. Fuorilegge che si nascondono dietro ad una divisa, forti della certezza di rimanere impuniti grazie alla protezione del mondo politico e giudiziario.

Viveva nell' Articolo 9 : La Repubblica tutela il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico della nazione.

L’hanno massacrata le “Grandi Opere” attraverso le quali la mafia delle infrastrutture ha inteso perpetuare il bengodi legato alla cementificazione indiscriminata del territorio. Il TAV, il Mose, il progetto Quadrilatero, sono solo gli esempi più eclatanti di come anche dal punto di vista ambientale continui a non esistere alcun tipo di rispetto.
Le hanno tolto la vita le cartolarizzazioni selvagge, il programma di dismissioni d'immobili di proprietà pubblica, la svendita del territorio demaniale.

Viveva nell' Articolo 32 : la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e assicura cure gratuite agli indigenti.

Hanno praticato l'eutanasia tagliando i fondi e quindi l'ossigeno alla sanità pubblica, reintroducendo i ticket, facendo si che il malato, se indigente possa solo ambire ad essere curato poco e male.

Viveva nell' Articolo 41 : l'attività privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

L'ha decapitata una classe politica che negli ultimi 10 anni si è arrogata il diritto di privatizzare la maggior parte dei servizi pubblici, prima al servizio del cittadino gestiti secondo la logica della pubblica utilità, oggi al servizio dei privati che li gestiscono secondo l'unica logica che conoscono, quella del massimo profitto. Una classe politica che ha trovato nel conflitto d’interesse l’humus necessario alla sua sopravvivenza.

Viveva nell' Articolo 47 : la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme, disciplina, controlla e coordina l'esercizio del credito.

L'hanno stritolata uomini di stato, autorità e speculatori di ogni razza, asserviti ad un sistema bancario marcio e corrotto, ormai privo di ogni dignità. Una palude legislativa che è stata in grado di produrre voragini quali Cirio, Parmalat e mille altre ancora.

Cosa festeggeranno il 2 giugno le armate italiane alla presenza degli uomini preposti a guidare il nuovo governo?
Il funerale della Repubblica! E senza dubbio si tratterà di un funerale di Stato.

Marco Cedolin

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