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(10 Novembre 2002)
Nel pieno dello scontro aperto dalla multinazionale Alcoa contro la Fiom e i lavoratori, si sono svolte le elezioni per il rinnovo della Rsu.
Nonostante i tentativi di criminalizzare la Fiom associandola al terrorismo, le intimidazioni contro i delegati e i lavoratori, la Cigs che colpisce pesantemente gli iscritti, il voto dei lavoratori conferma la fiducia alla Fiom.
La Fiom vede riconfermati 6 delegati su 12 nella Rsu ed è con 294 voti su 690 voti validi il primo sindacato in Alcoa.
L'adesione altissima al voto è segnata da una partecipazione non usuale degli impiegati. La Fiom nella fase degli accordi separati, bocciati dai lavoratori, aveva 3 delegati su 12 dato che che 3 delegati erano passati ad altre organizzazioni. Questo voto rende giustizia delle ignobili calunnie avanzate contro la Fiom e i lavoratori di Alcoa e nello stesso tempo conferma l'impostazione della Fiom nella vertenza per gli investimenti e il consolidamento produttivo e occupazionale dello stabilimento.
Esce sconfitta dal voto l'azienda che fino all'ultimo ha tentato di condizionare i lavoratori, escono sconfitti coloro i quali hanno a più riprese sulla stampa attaccato la Fiom e i lavoratori di Alcoa. Con questo voto i lavoratori di Fusina hanno voluto difendere la Fiom seppellendo in un mare di vergogna le ignobili accuse ma anche i silenzi di queste settimane. Queste elezioni sono state volute dalla Fiom e si sono svolte in clima pesantissimo: era in atto un tentativo di restringere gli spazi di democrazia dei lavoratori e l'autonomia del sindacato.
Questa linea non è passata. La Fiom e i propri delegati sono la garanzia affinché ogni atto negoziale della nuova Rsu sia sottoposto al voto e alla verifica dei lavoratori
Mestre, 8 novembre 2002
per la cronaca della provocazione dell'Alcoa contro la FIOM: "Venezia: «La Fiom? Fiancheggia le Br» secondo l'Alcoa multinazionale dell'alluminio (articolo de Il manifesto)"
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