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(10 Gennaio 2010) Enzo Apicella
Dopo la rivolta degli schiavi di Rosarno

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

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La rivolta degli schiavi

(26 notizie dal 8 Gennaio 2010 al 6 Luglio 2011 - pagina 1 di 2)

Rosarno, schiavi di Stato

Prima della guerriglia del gennaio 2010 sembrava che gli schiavi delle arance fossero sbucati dalla terra come spettri. All’improvviso. Braccati dai padroncini, rinchiusi nei capannoni della malavita, stipati come animali. Gli africani allora scesero nelle piazze denunciando il loro sfruttamento e le spietate regole del capolarato. Basta farsi un giro oggi a Rosarno per capire che nulla è...

(6 Luglio 2011)

Rosa Ana de Santis - Altrenotizie

ROSARNO/EUROPA... AFRICA 2011
IN DIFESA DELLA TERRA E DI CHI LA LAVORA

Francia, Spagna, Polonia, Romania, Italia… Senegal. Questi sono i paesi di provenienza dei membri della Rete Europea contro lo sfruttamento dei braccianti agricoli, presente a Rosarno questo fine settimana nell'ambito della campagna politica “Agricoltura contadina e lavoro stagionale migrante”. Se si parla di braccianti è ovvio che c'entra l'Africa, l'Africa in Europa, a...

(12 Marzo 2011)

Volevano braccia e sono arrivati uomini

Iniziativa giovedì a Bagnoli su Rosarno

Per anni i braccianti africani di Rosarno hanno accettato in silenzio il più bestiale sfruttamento, ricatti, violenze e discriminazioni di ogni tipo, lavorando fino a 14 ore al giorno nella raccolta degli agrumi per non più di 20 euro al giorno. Sono gli stessi che popolano i nostri territori, come a Pianura, a Villa Literno o Castelvolturno, vivendo in condizioni di disagio e di miseria...

(28 Gennaio 2010)

Assise Cittadina per Bagnoli

Sui fatti di rosarno. Intervista ad Edgar Galiano del Comitato immigrati Roma

Quale è la tua valutazione sui fatti di Rosarno? Dopo la rivolta dei lavoratori immigrati di Rosarno la borghesia e il governo (che è collegato alla mafia), si sono preoccupati di far vedere come la vicenda fosse legata alla clandestinità, al razzismo, alla legge sulla sicurezza. Ma il problema non è come la borghesia ha trasformato questo fatto per i suoi fini, è...

(24 Gennaio 2010)

Viva i «teppisti» della lotta di classe di Rosarno!

Sottoposti a condizioni di lavoro e di vita subumane, impegnati in agricoltura per 15-16 ore di lavoro con un salario di 20 euro il giorno decurtato di 5 euro a titolo di «tassa di soggiorno» dagli appaltatori di braccia nostrani, ammassati come bestie in una vecchia fabbrica in disuso e in un'altra struttura abbandonata, i proletari neri immigrati di Rosarno si sono infine ribellati all’ennesima...

(21 Gennaio 2010)

Partito Comunista Internazionale

Il Tempo delle Arance

Volevano braccia e sono arrivati uomini...

realizzato da InsuTv a Rosarno nei giorni del pogrom e della deportazione dei migranti per ritrovare, nelle immagini e nei racconti dei protagonisti, le ragioni della ribellione contro la violenza e l'apartheid. Cui è seguita la vendetta della mafia e del governo...

(19 Gennaio 2010)

Rosarno: rivolta di classe ed ipocrisie di Stato

In Italia sono circa 50.000 gli immigrati che vagano per il paese seguendo il ciclo delle stagioni e dei raccolti. Un esercito di moderni schiavi, senza identità e diritti che costituiscono una componente fondamentale del tessuto economico-sociale legato al lavoro della terra, tanto importante quanto sfruttato. Da decenni, ormai, l’attività di raccolta funziona sulla base di questa...

(13 Gennaio 2010)

LOTTA e UNITA’ per l’organizzazione proletaria

La rivolta degli schiavi. La caccia al negro

A pochi mesi dall’approvazione del pacchetto sicurezza, i fatti di Rosarno sono l'ennesimo atto di intolleranza e di inciviltà di un paese che sta scivolando nel razzismo e nella barbarie. La protesta dei migranti a Rosarno - avvenuta dopo che due braccianti sono stati feriti dai colpi di una carabina ad aria compressa - è il sintomo delle gravissime condizioni di malessere e di...

(12 Gennaio 2010)

Rete28Aprile

Incondizionatamente dalla parte dei migranti

E’ stata l’aggressione a due loro compagni a scatenare la rivolta dei braccianti immigrati di Rosarno. L’ennesima delle tante aggressioni che si ripetono sin dagli anni ‘90 da quando, cioè, in quelle terre, come in altre aree d’Italia e soprattutto del Sud, migliaia e migliaia di immigrati, arrivano per cercare un lavoro nelle campagne e trovano l’inferno. Quelli...

(12 Gennaio 2010)

Collettivo RED LINK

Rosarno. Riflessioni dal mondo della cultura e della società civile

La ricostruzione cronachistica dei fatti di Rosarno è oggi nota a tutti. Da questo episodio scaturiscono almeno quattro riflessioni: 1) Esistono in Calabria condizioni di sfruttamento della mano d’opera bracciantile extracomunitaria incompatibili con la permanenza dentro i confini dello stato di diritto. Ad essere fuori da questa cornice non sono però, come crede qualcuno, soltanto...

(11 Gennaio 2010)

Furore (Steinbeck) Capitolo XXI°

Quando la miseria diventa un "marchio d'infamia". Come a Rosarno, l'America degli anni venti.

Ora gli emigranti sono trasformati in nomadi. Quella gente che aveva vissuto di stenti sui magri prodotti d’un pezzetto di terra, adesso ha l’intero Occidente in cui spaziare. E lo va rovistando da un capo all’altro, e le strade son convertite in fiumane di gente, e gli argini dei corsi d’acqua sono presidiati da falangi di straccioni. Finché erano rimasti nei loro poderi...

(11 Gennaio 2010)

Rosarnum libera est!

Il console e prefetto Publius Hrodebertus Marronius fu svegliato con molta discrezione dal suo collega, il tribunum militum di origine siciliana Egnatius LaRussus, con l'annuncio che dopo colazione avrebbe potuto constatare di persona come, quanto aveva disposto la sera precedente il delegato romano, era stato completato. Marronius si lisciò i baffi dopo aver intinto le dita in un bacile d'argento...

(10 Gennaio 2010)

Antonio Camuso (Osservatorio sui Balcani di Brindisi)

Rosarno: IL PRESAGIO.

Con i topi neri di Rosarno.

Gli operai, nel capitalismo, sono merce. Sfruttati fino ad essere spremuti. Poi gettati via. Quasi sempre. Gia’. Quasi sempre. A Rosarno, gli operai neri succhiati da mafia e societa’ civile, hanno detto no! E lo hanno detto a modo loro, senza tanti complimenti. IL PRESAGIO Loro, gli operai neri di Rosarno non hanno tanta confidenza con la politica, ne’ col sindacato, ne’...

(10 Gennaio 2010)

combat

Rosarno: la rivolta degli “ultimi”

Le dichiarazioni del ministro Maroni, uno che da sempre istiga all’odio contro i migranti e ne opera la persecuzione più feroce dall’alto del suo scranno governativo ("C'è stata troppa tolleranza verso gli immigrati"), e quelle del presidente della repubblica, che sembra svegliarsi all’improvviso dal suo torpore quirinalizio ("Fermiamo la violenza"), sono il modo con...

(10 Gennaio 2010)

OSSERVATORIO SUL FASCISMO DI PISA

Quando gli schiavi si ribellano e la loro rabbia spaventa la borghesia

La rivolta rabbiosa ed improvvisa (ma prevedibile) dei braccianti africani della piana di Gioia Tauro, che hanno messo in atto una furiosa guerriglia urbana che rievoca le scene incendiarie della banlieue parigina o dei ghetti di Los Angeles di alcuni anni fa, ha turbato i sonni tranquilli di una società piccolo-borghese che si è ridestata attonita e sgomenta dal torpore in cui sono...

(10 Gennaio 2010)

Lucio Garofalo

Rosarno e tutto il resto

Nella vicenda di Rosarno sono rimasto colpito da alcune cose che dovrebbero allarmare. La trasmissione di Rai Uno del pomeriggio diretta da Sposini ha dato vita ad un collegamento con Rosarno riservata ai "bianchi." Tra questi anche un avvocato il quale si è lamentato dell'ingratitudine dei neri che vivrebbero nel degrado per loro scelta e che vengono pagati "normalmente" per il loro lavoro....

(10 Gennaio 2010)

Pietro Ancona

la protesta di rosarno (icona)

Caccia al negro

Finestra sull’Italia

L’inferno è quello che vivono i Mohammed e i Bakari ogni giorno, da anni. Ovunque poggino le loro membra, che gli italiani d’oggi chiamano negre. Sono tutti negri sia se vengono dal Maghreb, dalla Liberia magari pure dall’Afghanistan e la pelle ce l’hanno come gli europei. In nome del popolo italiano sono extracomunitari che significa senza diritti, ancora meno degli...

(9 Gennaio 2010)

Enrico Campofreda

Rosarno: gli "schiavi" ci insegnano a rialzare la testa

Siamo con i braccianti di Rosarno e Gioia Tauro, per l’unità di tutti gli sfruttati, contro le divisioni etniche e razziste, contro il padronato mafioso e legale.

I fatti di Rosarno aprono un 2010 che sarà di “lacrime e sangue” per i proletari italiani e immigrati. Da un lato c’è l’orgoglio e la dignità di chi ha osato alzare la testa, dall’altro la meschinità e la vigliaccheria di chi si adagia sull’ideologia borghese e preferisce vedere nel più debole la causa dei suoi problemi. Noi siamo...

(9 Gennaio 2010)

Partito comunista internazionalista - battaglia comunista

La n'drangheta e la rivolta di Rosarno

Alcune riflessioni

La rivolta di Rosarno e Gioa Tauro due paesi dominati in toto dalla n'drangheta, due paesi al confine con la provincia di vibo che insieme a quella di reggio costituiscono le due realtà pià mafiose dell'intera calabria non è una coincidenza che si sia verificata nel giorno del summit contro la n'drangheta. Parlo da vibonese, da calabrese, da persona che conosce bene quelle zona....

(9 Gennaio 2010)

Marco B.

Rosarno-Italia: la culla della civiltà

Ho letto molti interventi sugli scontri di Rosarno e temo che il mio articolo giunga in ritardo, ma credo di aggiungere cose che non sono state dette, con la freddezza necessaria e senza retorica. Il fenomeno della immigrazione in Italia non è stato originato da una buona indole italica di accogliere persone in difficoltà economica nei loro paesi, né dalla pietà cristiana,...

(9 Gennaio 2010)

Paolo De Gregorio

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