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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 15 di 62)

Erdogan, i buchi neri del trono più grande

Fra il successo storico proclamato dal mentore della Turchia del Terzo Millennio, i festeggiamenti e le prime esuberanze dei propri fan, i complimenti che sanno di promozione dei grandi che contano (Trump e Putin), compaiono i buchi neri d’una vittoria dimezzata. In testa le accuse diirregolarità su cui ha detto la sua la stessa Osce, che per bocca di osservatori locali afferma “talune...

(18 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Turchia, il presidenzialismo passa di strettissima misura

Evet vince ma non libera Erdogan dall’incubo di un immenso hayir che diventa un muro di ventitre milioni e mezzo di contrari, il 48,67% del voto finale di un elettorato che ha raggiunto l’alta partecipazione dell’86%. Così il margine fra la Turchia che approva riforma e quella che la voleva respingere s’assottiglia a un milione duecentocinquantamila elettori, pochissimi...

(16 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

L’Iran di Rohani, convergenza di passato e futuro

Mentre si presentano le candidature alla presidenza iraniana - c’è tempo sino a domani quindi entro il 26 aprile il Consiglio dei Guardiani esporrà il suo parere - l’unica figura di spicco sicura al giudizio delle urne è il presidente uscente Rohani. Una sua rielezione è probabile. Dal 1981 l’elettorato ha sempre offerto un secondo mandato a chi veniva...

(15 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «Iran. Il prossimo obiettivo della guerra imperialista?"»

La Guerra fredda di Stranamore-Trump

“… Beh, insomma, è successo questo: uno dei nostri comandanti di base ha... ha... ha... ha avuto come... beh, insomma, gli è girato il boccino. Beh, sai, è diventato un po'... strano, e... Insomma, ha fatto una sciocchezzuola... Ecco, adesso ti dico cosa ha fatto: ha ordinato ai suoi aerei di venirvi a bombardare…” (Il dottor Stranamore, Stanley Kubrik,...

(14 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Turchia davanti al referendum di Erdogan

S’approssima il voto popolare sul presidenzialismo turco. Nel fine settimana Erdogan s’è recato nella tana del lupo: l’Istanbul riottosa, laica, ribelle, colei che con la rivolta del Gezi park ha segnato l’avvìo della terza fase politica del percorso del premier e ora presidente, caratterizzata dallo scontro e dal dominio. Incondizionati. Quella, comunque, è...

(11 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

L’infinita domenica delle salme

La domenica delle salme celebrata in Egitto, scegliendo data e simboli precisi: un giorno speciale per il mondo cristiano che agita le palme della pace e luoghi di culto di una comunità religiosa di frontiera qual è quella copta, offrono conferme dei nuovi scenari battuti dall’Isis. Se ne discute da tempo: strappare territori occupati per due anni dallo Stato Islamico, produce...

(10 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Turchia, il presidenzialismo batte sull’urna

Il referendum turco, che domenica 16 deciderà se approvare la riforma costituzionale varata dal parlamento, ha un’onda lunga che s’agita sin da gennaio. I deputati del Meclis votavano i diciotto emendamenti dopo essersi scazzottati e gli attivisti del sì e del no ne hanno, in alcune circostanze, emulato le gesta. Il presidente in carica Erdogan, che da questa mutazione genetica...

(6 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Siria, la più atroce delle atrocità

Incolore e inodore, il sarin è un gas subdolo e vile come chi lo usa. Colpisce il sistema nervoso d’ogni organismo vivente. Blocca il respiro, contrae le pupille, produce spasmi convulsori, quindi la perdita di qualsiasi controllo: coordinazione e saliva, urine, feci. Fu creato, guarda un po’, dai nazisti, usato da chi quei metodi ripercorre, nonostante ideali e fedi, da Saddam...

(5 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «Siria, guerra civile e scontro tra potenze»

Presidenziali iraniane: un esame al pragmatismo

S’apre fra una settimana la registrazione delle candidature alla prossima tornata elettorale volta a scegliere il nuovo presidente iraniano. La procedura di registrazione durerà sei giorni e verrà controllata dai 12 membri del Consiglio dei Guardiani, l’organismo che supervisiona le elezioni e approva le candidature. La selezione dura di norma cinque giorni, ma può...

(3 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «Iran. Il prossimo obiettivo della guerra imperialista?"»

Iran, chi va là a Trump

“Cosa fanno gli Stati Uniti nel Golfo Persico?” si è chiesto retoricamente il ministro della Difesa di Teheran Hossein Dehqan per girare la domanda al generale Votel, massima autorità militare americana in Medio Oriente. L’ha fatto dopo la dichiarazione di quest’ultimo sulla possibilità d’un attacco alla nazione iraniana. E ha aggiunto: “E’...

(1 Aprile 2017)

Enrico Campofreda


in: «Iran. Il prossimo obiettivo della guerra imperialista?"»

Galassia talebana: i taliban uzbeki

Le trasformazioni in corso in seno alla famiglia dei taliban afghani possono aiutare a comprendere le tattiche e la strategia da loro attuate nell’ultimo biennio. Un periodo in cui questi particolari signori della guerra hanno ammesso la dipartita del mitico mullah Omar, celata per due anni, si sono riuniti per eleggere un successore, si sono divisi e contrastati. Hanno trovato la quadratura...

(29 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Mubarak, la sfinge che sopravvive alla rivoluzione

Torna libero Hosni Mubarak, il raìs che ha incarnato l’Egitto contemporaneo, traghettandolo dai sogni di grandezza ancora in animo nel Sadat della guerra del Kippur e poi mediatore nell’apertura all’Occidente e a Israele, alla totale subordinazione ai disegni statunitensi e sionisti nel Medio Oriente. Sia riguardo all’irrisolta questione palestinese, che durante il suo...

(24 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Attentato a Londra, l’arma della normalità

Nella strategia della morte che l’Isis rivolge ai cittadini occidentali, avviata con gli attentati spettacolari di Parigi nel novembre 2015 e proseguita l’anno scorso all’aeroporto di Bruxelles e poi a Promenade des Anglais di Nizza, al mercatino antistante Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino e ancora al “Reina club” di Istanbul, traspare una sorta di evoluzione...

(22 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Erdogan, il gioco del terrore

Il Newroz, l’antichissima festa del fuoco dei popoli mesopotanici, legata all’avvio della primavera e coincidente col proprio Capodanno, infiamma i già roventi rapporti fra turchi e kurdi, in una triangolazione estesaalla Germania. In questo fine settimanaa Francoforte diecimila attivisti e sostenitori della comunità kurda hanno sfilato per via suscitando le ire del presidente...

(20 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Afghanistan, una guerra ravvivata dai droni

Della cosiddetta “guerra al terrore”, lanciata dal W. Bush jr addirittura nelle ore seguenti agli sconvolgenti attacchi alle Torri gemelle e al Pentagono, l’Afghanistan è stato il laboratorio principe. Dopo sedici anni e dopo il ritiro da quel territorio di gran parte delle truppe Nato di terra, il laboratorio è sempre aperto. Il conflitto prosegue con altri mezzi,...

(15 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Turchia-Ue, se i nazisti siamo noi

Sull’ennesimo ostracismo rivolto a politici del governo turco (l’ultimo ha riguardato della ministra della famiglia Fatma Betul Sayan Kaya, cui è stato impedito un incontro coi concittadini immigrati da temersi presso il Consolato turco di Rotterdam) torna a tuonare il presidente Erdogan. Non solo ha ripreso il refrain sul mai morto germe nazista usato nei giorni scorsi contro l’esecutivo...

(13 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

L’ospedale di Kabul ostaggio dei “medici” dell’Isis

Trenta morti ieri nell’ospedale Sardar Daud Khan di Kabul: personale sanitario e pazienti sono stati falciati a colpi di kalashnikov da miliziani dell’Isis travestiti da medici. Questi sono penetrati nell’edificio, posto nella zona più vigilata della capitale a neppure un paio di chilometri dall’ambasciata statunitense, dopo che un kamikaze s’era fatto esplodere...

(9 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Erdogan: i divieti tedeschi odorano di nazismo

Il battibecco a distanza fra Angela Merkel e Recep Tayyip Erdogan sta allargando l’orizzonte e rischia un attrito diplomatico di più ampie proporzioni. Ieri il presidente turco ha agitato lo spettro del nazismo, lanciando pesanti accuse all’intero establishment tedesco, a suo dire responsabile del divieto (seguito a quelli già espressi da Olanda e Austria) rivolto a membri...

(6 Marzo 2017)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Caso Yucel, le vendette del sultano

La vicenda che ha condotto da due settimane in carcere il giornalista tedesco di origine turca Deniz Yucel è di quelle che, coinvolgendo gli affari loschi di famiglia del presidente Erdogan, ha ricadute pesantissime. Il sultano da oltre un triennio è impegnato su due terreni di scontro politico-giudiziario. Il principale coinvolge l’accentramento autoritario del suo modello di...

(28 Febbraio 2017)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Afghanistan, jihadisti di lotta e di governo

Il caso Hekmatyar è emblematico non solo per la vociferata amnistia di cui dovrebbe godere uno dei più noti warlord mediorientali, da più parti accusato di crimini contro l’umanità, ma per il suo ingresso con tutti gli onori nel quadro istituzionale del Paese. Certo la strada dell’oblìo verso le nefandezze del recente passato della storia afghana aveva...

(24 Febbraio 2017)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

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