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(14 Luglio 2011) Enzo Apicella
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    Se ci fosse ancora Sankara. Il Presidente più povero del mondo

    (10 Ottobre 2007)

    “Se ci fosse ancora Sankara sarebbe un riferimento per buona parte del movimento e della società civile che adesso si muove e non sa nulla di lui, che aveva anticipato tutto di vent’anni.
    Avrebbe continuato la sua battaglia per la cancellazione del debito e contro il Fondo Monetario.
    Avrebbe continuato a mettere al centro le donne, i contadini, i dimenticati.
    Avrebbe continuato a rinverdire il deserto e i corrotti leader del continente avrebbero avuto le ore contate”.

    Torino 14 ottobre 2007
    Ore 15,00
    Teatro Vittoria
    Via Gramsci, 4
    INGRESSO LIBERO
    ad esaurimento posti

    Programma

    Saluti degli organizzatori

    Proiezione Documentario video
    Thomas Sankara, discorso sulla cancellazione del debito all’Organizzazione per l’Unità Africana ad Addis Abeba il 29 luglio 1987

    Ignace Audifac - giornalista
    Introduzione al Convegno - moderatore

    Gino Barsella - giornalista
    La questione del debito

    Elisabetta Donini - ricercatrice già Università di Torino
    Thomas Sankara e la forza delle donne in Africa

    Modou Gueye
    Thomas Sankara – lettura scenica

    Berthin Nzonza - presidente dell'Associazione Mosaico: Azione per i rifugiati
    Rifugiati politici

    Mambu Bamapi Mulumba - associazione Africani in Piemonte
    Lumumba e Sankara nel contesto dei grandi leader africani

    Marinella Correggia - scrittrice e curatrice di libri su Thomas Sankara
    Thom Sank - L'austerità, la gaiezza e il benessere dei popoli

    Carlo Batà - scrittore e curatore di libri su Thomas Sankara
    Sankara - La sua esperienza vista vent'anni dopo

    Vittorio Agnoletto - europarlamentare
    Europa e Africa, le nuove forme di colonialismo

    Documentario video
    Fratricide au Burkina - Thomas Sankara et la Françafrique
    di Didier Mauro e Thuy-Tien Ho

    Dibattito

    Ore 20,00
    Cena africana

    Ore 21,00
    Concerto

    Ganaian
    Omaggio a Thomas Sankara

    La storia e la figura di Thomas Sankara

    La storia e la figura di Thomas Sankara rappresentano esattamente ciò che dell’Africa non si vuole più far sapere.
    L’Africa deve oggi apparire come luogo di esotismo e pietà: il continente della povertà sempre pronto a diventare oggetto di azioni umanitarie, ma radicalmente e profondamente silenzioso.
    Thomas Sankara era, invece, l’Africa che parlava, denunciava, lottava e costruiva.
    Fu presidente del Burkina Faso dal 1983 al 1987, diffuse istruzione, servizi pubblici, capacità produttive, rispetto dei diritti delle donne e cultura in tutto il Paese. Lottò contro la corruzione e il potere, ridusse al minimo i costi della politica e avviò un sistema diretto di amministrazione locale comunitaria con cui fece crescere la partecipazione pubblica dei cittadini. I suoi discorsi all’ONU rimangono ad oggi i più taglienti, acuti e critici che mai un capo di Stato Africano abbia avuto la forza e la coerenza di pronunciare. Ebbe il coraggio di inventare nel Paese più povero d’Africa i festival artistici più importanti del continente, tra i quali il Fespaco, ancora oggi il più importante appuntamento di cinema africano al mondo.

    Il 15 ottobre 1987 Thomas Sankara fu assassinato e il paese tornato ad essere uno tra quelli più poveri al mondo dove la corruzione regna sovrana.
    Negli anni si è cercato di cancellare la sua figura, l’unico atto ufficiale che riguarda la sua morte, parla di “morte naturale” e ancora non si sa se il suo corpo riposa in quella tomba che sorge in periferia nei pressi di una discarica.
    Ma a Ouagadougou e nel mondo c’è ancora chi lo ricorda e chiede che giustizia gli sia resa. Ovunque stanno nascendo comitati, traballanti ma vivi; chi organizza convegni scrive libri o canzoni, chi dedica siti in internet e chi produce film, chi gira il mondo a suo nome e chi semplicemente ancora si emoziona ascoltando i suoi discorsi.

    Patrizia Donadello Comitato SankaraXX di Torino

    Fonte

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