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Agenzia Entrate di Viterbo: storie di ordinario autoritarismo.

(7 Luglio 2004)

Mentre il progetto ANTARES va avanti nella sua spinta modulazione e mentre l’Agenzia delle Entrate, approfittando anche delle ferie dei lavoratori incombenti, accelera senza ripulse su questo versante segnaliamo la grave situazione dell’ufficio delle Entrate di Viterbo.

In questo ufficio di provincia che dovrebbe vivere momenti di vita lavorativa abbastanza tranquilla da un paio di anni invece c’è un inasprimento eccessivo del controllo autoritario dei vari direttori e un “calpestio” continuo ed esasperato dei diritti minimi dei lavoratori.

Si arriva, a fronte degli obiettivi di produttività sempre raggiunti, a ritorsioni sul personale inusitate, a partire dalla pausa mattutina, alle agibilità sindacali compromesse fino ad arrivare a rapporti di totale dittatura nei confronti dei lavoratori.

E purtroppo questo clima di terrore/tensione è sfociato in una serie di provvedimenti disciplinari che ormai non sono più solo episodi isolati ma aumentano a dismisura e purtroppo colpiscono i lavoratori senza risparmio, trovando l’imputato principale in un delegato dei Cobas evidentemente prescelto sull’altare sacrificale della repressione.

Abbiamo allertato da tempo ufficialmente la Direzione Regionale del Lazio per un rispetto delle regole e per un ripristino di un clima sereno…ma il silenzio è d’obbligo.

D’altro canto singolare è l’assenza totale della RSU dell’ufficio che non solo dorme sonni tranquilli ma spesso è schierata con la controparte stravolgendo letteralmente il mandato ricevuto dai lavoratori.

Altrettanto singolare è l’assenza dei sindacati territoriali confederali e non che pare non sia di loro competenza la tutela e la difesa dei lavoratori sottoposti a trattamenti disciplinari.

Abbiamo da tempo predisposto una difesa legale strenua, con svariati tentativi di conciliazione alla Direzione Provinciale del Lavoro ma sappiamo chiaramente che il muro della controparte si scalfisce solo con una lotta sindacale forte e diffusa.

Prepariamoci prima, durante e dopo le ferie estive ad alzare la “canizza” per arrivare probabilmente ad uno sciopero di massa e ad un’opposizione forte a difesa dei lavoratori colpiti.

Organizziamoci con i Cobas!

COBAS Pubblico Impiego
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aderente alla Confederazione COBAS