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(18 Luglio 2013)
La vicenda kazaka ha messo ancora una volta in luce il vero carattere del cosiddetto «governo delle larghe intese». Da molti mesi c'è «larga intesa» fra PdL e PD per far pagare agli operai, ai senza lavoro, ai cassintegrati, ai precari, alle famiglie proletarie sempre più impoverite le conseguenze della profonda crisi in cui è tuttora immersa l'economia capitalistica.
E c'è stata «larga intesa» fra i due partiti per turlupinare l'opinione pubblica italiana sul modo in cui è stata gestita la cosiddetta «vicenda kazaka».
I particolari ormai sono stati ampiamente resi noti dai mass media, e non staremo a ripeterli qui. Quello che conta è il succo politico di tutta la vicenda.
O la polizia italiana ha operato in modo oscuro e semigolpista, di propria iniziativa e/o in combutta con alcuni agenti dei servizi, nel prelevare e trasferire dall'Italia in Kazakistan la moglie e la figlia del principale dissidente politico del presidente Nazarbaev (notoriamente amico di Berlusconi), oppure il governo sapeva, e allora Alfano, Bonino, Letta hanno mentito al parlamento e al popolo italiano, cercando di salvare la faccia e facendo «saltare alcune teste» di funzionari del Ministero dell'Interno e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, oltre a quella del capo di gabinetto di Alfano.
Questo governo della miseria e della vergogna va cacciato via subito, con la forza di un movimento politico unitario - nelle strade e nelle piazze - della classe operaia e di tutti i lavoratori!
SOLO UN GOVERNO OPERAIO E DI TUTTI GLI SFRUTTATI PUÒ SALVARE IL NOSTRO PAESE DALLA ROVINA!
17 luglio 2013
Piattaforma Comunista
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