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Il governo scarica la mutua dei tranvieri sulle aziende…

… e le aziende scaricano i costi sui lavoratori.

(30 Gennaio 2005)

GIU' LE MANI dalla RETRIBUZIONE al 100% della MALATTIA

Con la Finanziaria 2005 comma 148 il Governo ha "liberato" l'INPS dalle prestazioni trasferitele integralmente dal R.D.148/31 (trattamento economico pari allo stipendio del periodo di malattia) e dall'allegato A -Cassa di Soccorso- del CCNL 1976 (50% dei primi 3 giorni di malattia), armonizzando il trattamento a quello dell'Industria, e quindi trasferendo a carico delle aziende l'integrazione della indennità di malattia.

Testualmente "I trattamenti economici previdenziali di malattia aggiuntivi rispetto a quelli spettanti ai lavoratori del settore industria, o comunque diversi dagli stessi previsti ed applicati alla predetta data ai sensi del citato All. B e degli accordi collettivi nazionali che stabilivano a carico delle disciolte Casse di soccorso particolari prestazioni, trasferite dal 1 gennaio 1980 all'INPS ai sensi della legge 23 dicembre 1978, n. 833, sono da considerare, fino ad eventuale diversa disciplina pattizia, obbligazioni contrattuali del datore di lavoro".

Di certo il prossimo clima elettorale consiglia prudenza e le aziende si guarderanno bene dallo scatenare la rivolta degli autoferrotranvieri. Meglio per loro manovrare il Contratto (" le obbligazioni contrattuali del datore di lavoro - valgono solo- fino ad eventuale diversa disciplina pattizia" !) al tavolo della concertazione con Fit-Filt-Uilt e cercare un Accordo che tranci la retribuzione dei primi tre giorni di malattia.

Non permetteremo che venga riaperta al ribasso la contrattazione sulla malattia

Il Coordinamento nazionale dei Sindacati di Base Autoferrotranvieri sta organizzando a livello nazionale la compilazione e la raccolta dei moduli per la diffida di eventuali modifiche dei trattamenti integrativi di malattia, da inviare alle aziende e alle organizzazioni sindacali alle quali non si dà il mandato a trattare sull'indennità di malattia. Siamo pronti al controattacco.

Vale a dire: per trovare i soldi per il rinnovo del CCNL 2004-207 il governo tira il collo all'INPS e scarica i costi sulle imprese.

A loro volta le associazioni datoriali Astra e Anav, che già avevano annunciato di far slittare da marzo le scadenze degli aumenti contrattuali e dell'una-tantum, mirano a scaricare i costi sui lavoratori.

Ed ecco che arriva la manovra contrattuale -già fallita nei CCNL Industria ma sempre in agguato- che mira a ridurre l'indennità di malattia che dovrebbe essere al 100% a carico dei datori di lavoro nei primi tre giorni. Un serpente che si mangia la coda, ma sempre sulla pelle dei lavoratori .

COBAS AUTOFERROTRANVIERI
Confederazione Cobas
cobas@cobastorino.org