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La banda del buco

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(6 Giugno 2012) Enzo Apicella

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1° Maggio: il Capitale vuole il funerale del Lavoro. Rilanciamo il carattere di classe e internazionalista di questa giornata!

(30 Aprile 2024)

1° maggio sovietico

Il 1° Maggio è il giorno dell’unità, della solidarietà e della lotta comune dei proletari e dei lavoratori sfruttati di tutto il mondo.

Ma la borghesia, con l’aiuto dei suoi collaborazionisti politici e sindacali, mira a trasformarlo nel suo contrario: una giornata di celebrazione della sottomissione ai suoi disegni antioperai, reazionari e guerrafondai.

Nel nostro paese, la celebrazione del 1° Maggio si svolge in circostanze particolari. La classe dominante è all’attacco su tutto il fronte.

Lo sfruttamento dei lavoratori aumenta di giorno in giorno mentre si preparano nuovi licenziamenti di massa. I salari sono in discesa da decenni e con l’inflazione si amplia ancor più il divario con i redditi delle classi ricche e capitaliste. Gli omicidi sul lavoro si susseguono alle media di tre/quattro al giorno. Si continuano ad abbattere i diritti e le tutele dei lavoratori e delle lavoratrici, proseguendo la politica neoliberista adottata da governi borghesi filo capitalisti sia di destra che di “sinistra”. Intere generazioni di giovani sono relegati alla precarietà a vita, costretti al supersfruttamento e sottopagati, spesso anche a nero.

I padroni sentono di avere mani libere con il governo Meloni di estrema destra. Un governo subordinato all’oligarchia finanziaria, con una ristretta base sociale, che esprime una forma particolare di reazione, in rapporto alla profonda crisi della classe dominante.

Il suo scopo è creare un regime autoritario che privi il proletariato delle libertà e delle agibilità necessarie alla lotta, così da rovesciare sulle spalle delle masse lavoratrici tutto il peso della stagnazione economica, del debito statale e della guerra imperialista.

Perciò si limitano sempre più i diritti dei lavoratori, come quelli di sciopero e manifestazione; si usano metodi fascisti utilizzati contro le lotte operaie e i proletari combattivi; si reprimono le lotte studentesche e sociali; si attaccano i diritti delle donne; si perseguitano i migranti; si perseguono progetti di premierato autocratico e di autonomia regionale disgregativa; si attuano politiche fiscali a tutto vantaggio delle classi possidenti: si mettono sotto controllo reti Rai, agenzie di stampa, radio e altri media…

Questo mentre vengono sparse tonnellate di demagogia populista, sciovinista e razzista per irretire gli strati scontenti della piccola borghesia che, nonostante le promesse elettorali, non vedono alcuna misura per migliorare le loro condizioni di vita.

Questo mentre vengono aumentate continuamente le spese militari, a scapito di quelle sanitarie e sociali, per inserirsi al carro della NATO nella lotta inter-imperialista che è la causa dei conflitti bellici che minacciano di estendersi in Europa, in Medio Oriente e altrove.

In questa situazione prosegue la lotta degli sfruttati e degli oppressi. Nel corso dell’ultimo anno si sono sviluppati importanti scioperi e lotte contro i licenziamenti, contro l’intensificazione dello sfruttamento e la precarietà, per gli aumenti salariali e i contratti di lavoro, per la salute e la sicurezza. Si diffonde il fermento e la protesta della classe operaia, dei giovani e delle donne degli strati popolari, di fronte all’offensiva capitalista e alla svolta autoritaria, repressiva e militarista.

Acutizzandosi tutti i vecchi e nuovi problemi sociali, aggravandosi la crisi economica, nel nostro paese la mobilitazione delle masse è destinata ad accelerare e radicalizzarsi, travolgendo i riformisti e i vertici sindacali che da decenni hanno svenduto le conquiste operaie per far arretrare le classi lavoratrici e sottometterle al capitale.

E che dire di quei partiti finti comunisti, cricche revisioniste che hanno abiurato la lotta di classe, la rivoluzione proletaria e il socialismo, lasciando i proletari in balia del sistema borghese, schiavizzati dagli avvoltoi dell’alta finanza che li rendono merce da usare e gettare per incrementare al massimo i profitti.

Di fronte a questa situazione, si sprecano le lacrime di coccodrillo di chi avrebbe dovuto difendere le classi lavoratrici e deboli della società. Ma è proprio grazie al loro nullismo che si regge al potere il governo di estrema destra!

Ora i capi socialdemocratici chiamano ai referendum interclassisti per ridare dignità al lavoro. Ma la via per riconquistare e ampliare i diritti dei lavoratori non sta nel mettere firme, sta nella LOTTA DI CLASSE che ha per fine l’abolizione dello sfruttamento e l’edificazione del socialismo, fino al comunismo, la società senza classi.

Con questa chiara prospettiva, occorre riportare al centro dell’impegno politico la lotta del Lavoro contro il Capitale, riprendere con forza la lotta in fabbrica e negli altri luoghi di lavoro, non le passeggiate e i concerti buoni solo a fare il solletico ai capitalisti e ai loro governi.

Per fare ciò è indispensabile un autentico Partito comunista che sappia riprendere la via rivoluzionaria, unendo e mobilitando la classe operaia, realizzando sotto la sua direzione l‘alleanza con le masse che soffrono il dominio del grande capitale, per guidarle nella lotta per l’abbattimento di un sistema sfruttatore e predatorio, per edificare una Repubblica socialista. Solo con un forte e combattivo Partito della classe operaia, potremo conquistare il potere politico e creare un futuro diverso e migliore!

Indicando tali scopi, salutiamo il 1 ° Maggio la lotta della classe operaia, dei lavoratori delle città e delle campagne, dei giovani e delle donne dei settori popolari che affrontano le politiche anti-popolari dei loro governi, di tutti coloro che si oppongono allo sfruttamento e al dominio del capitale, di tutti coloro che lottano contro l’imperialismo e gli altri nemici dei lavoratori e dei popoli, per la liberazione nazionale e sociale!

Questo è il vero significato del 1° Maggio! Uniamoci nella lotta, con i proletari di tutto il mondo che si alzano in piedi e portano avanti la grande battaglia per l’emancipazione della propria classe e con essa dell’intera umanità!

Viva la solidarietà internazionale dei proletari e dei popoli oppressi!

Con il marxismo-leninismo, per la rivoluzione e il socialismo!


1° Maggio 2024

Militanza Comunista Toscana
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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