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Trento: solidarieta' ai lavoratori della Luxottica

volantino Slai-Cobas Trento

(7 Novembre 2002)

Difendere il diritto alla malattia e alla maternita'
Lottare contro le logiche concertative e pretendere il rispetto della dignita' e decorose condizioni salariali e lavorative

Negli anni 60 e 70 quando la classe operaia era in grado di esprimere forza e combattività il rinnovo dei contratti era l'occasione per strappare dei miglioramenti sul fronte del salario e delle condizioni di lavoro.

Con gli anni 80 e 90 i rinnovi contrattuali hanno via via assunto un altro significato, quello di una contrattazione incentrata sulle esigenze del padrone.

Grazie alla concertazione, agli accordi sul costo del lavoro, al principio truffaldino degli aumenti commisurati ai falsi valori degli indici ISTAT, salari degli operai italiani, tra i più bassi dell'intera Europa, sono significativamente diminuiti. Nel complesso poi le loro condizioni sono peggiorate e stanno dilagando la flessibilità, la precarizzazione e l'incertezza per il proprio fututo lavorativo.

I rinnovi contrattuali hanno di volta in volta recepito e sancito tutto questo introducendo da una parte delle briciole e delle false conquiste per gli operai e concedendo, dall'altra, sempre più cose ai padroni.

Questo ha creato sfiducia, demoralizzazione, individualismo e passività tra gli stessi operai, ha distrutto legami di solidarietà e forza di contrattazione.

Enormi sono le responsabilità dei sindacati confederali che oggi, formalmente divisi sull'Art.18, si ritrovano spesso e volentieri d’accordo nel cogestire flessibilità e precarietà e nel calmierare le giuste esigenze di significativi aumenti contrattuali.

Se oggi alla Luxottica il padrone può usare il rinnovo contrattuale per introdurre misure peggiorative per gli operai questo può avvenire proprio perché negli ultimi anni i contratti sono anche diventati per gli operai un gioco al massacro.

Alla Luxottica il padrone vuole sfruttare fino in fondo il principio sancito dalla concertazione per cui gli aumenti salariali plausibili sono solo quelli compatibili con l'aumento della produttività. Leonardo Del Vecchio facendosi forte di questo principio pretende di legare l'aumento salariale, in verità assai misero, al raggiungimento di un tetto di fatturato annuo. Insieme a questo il Signor Del Vecchio pretende di introdurre il principio discriminatorio per cui il "premio di produzione" va attribuito in proporzione ai giorni di presenza lavorativa escludendo i lavoratori in malattia e le lavoratrici in maternità.

La strada che il padrone della Luxottioca vuole percorrere è quella di correlare strettamente i salari con i guadagni. Tenendo conto che nei fatti, proprio grazie allo sviluppo tecnologico, i padroni arrivano a pagare agli operai non più del 20% del lavoro effettivamente svolto dagli stessi operai, la pretesa del Signor Del Vecchio si traduce nella volontà di esercitare una pressione ancora maggiore sui salari.

Inoltre quando mai gli operai potranno verificare quanto guadagnano realmente i padroni? Non è forse vero che per poter spremere di più gli operai, per poter evadere le tasse e per poter ricevere ulteriori contributi in denaro pubblico, i padroni piangono sempre miseria?

Il diritto del lavoratore alla malattia e il diritto della lavoratrice alla maternità (che non rappresenta altro che il diritto degli operai a poter avere una famiglia) sono oggi sempre più messi in discussione dalla precarizzazione del lavoro. Grazie in buona parte agli stessi sindacati confederali più del 50% dei nuovi assunti si trova nei fatti senza questi diritti, ricordiamo i cosidetti lavoratori atipici, i co.co.co (lavoratori dipendenti costretti a tenere una partita IVA), gli operai di molte cooperative, gli stessi lavoratori interinali che devono render conto a due padroni, per noi parlare delle nuove figure lavorative che si vogliono introdurre in base alle linee guida del "libro bianco" di Maroni e a quanto previsto e sancito nel "Patto per l'Italia" (lavoratori che vengono assunti a progetto, che devono prestare un "tirocinio" lavorativo senza ricevere in cambio un salario ecc).

Oggi, come sta avvenendo alla Luxottica, si vuole portare più a fondo l'attacco ad elementari diritti dei lavoratori come il diritto alla salute e il diritto ad avere una propria famiglia. Il padrone della Luxottica vuole attaccare questi elementari diritti degli stessi operai assunti a tempo indeterminato.

Sindacato autorganizzato Slai-Cobas Trento
V.Orti 24, Trento
tel 340/3379982

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