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(571 notizie dal 6 Novembre 2002 al 28 Settembre 2011 - pagina 29 di 29)
Mentre lo Stato e i partiti istituzionali in Italia (e in Europa) agitano lo spauracchio del "terrorismo islamico" e diffondono una retorica e una propaganda militarista senza precedenti per legittimare nuove guerre imperialiste, parallelamente s'inasprisce il controllo e la repressione contro ogni forma di opposizione. Sono centinaia le perquisizioni,decine gli arresti e i processi contro anarchici,...
(8 Dicembre 2003)
Confino squat - Associazione Pellerossa / Europposizione!
Definire terroristica la resistenza irachena significa bollare come terroristiche tutte le lotte di liberazione nazionale, anti-coloniali e la stessa resistenza italiana. La morte dei militari italiani e spagnoli , ai quali qualcuno forse s'era dimenticato di spiegare che era una missione di occupazione, non cambia la legittimità dei partigiani iracheni. Le forze USA e occidentali hanno...
(8 Dicembre 2003)
Assemblea cittadina contro la guerra (Cesena)
Una premessa sul pacifismo di Sua Vespità. La sinistra “costruttiva e realista” ripete sempre che noi sappiamo solo criticare le sue proposte e che non abbiamo obiettivi in positivo. Non è vero. Ne abbiamo uno molto chiaro e preciso: “il rientro immediato di tutte le truppe di occupazione, a cominciare da quelle italiane, dall’Iraq; senza se e senza ma”. Ora,...
(4 Dicembre 2003)
I/le compagnei/e di Red Link
Le manifestazioni negli USA, a Londra e Parigi insieme ai risultati dei sondaggi effettuati nei vari paesi europei, dimostrano che l’opposizione all’occupazione dell’Iraq non è venuta meno in questi mesi. Di fronte al massacro di civili iracheni e allo stillicidio di morti tra i militari delle forze occupanti è necessario che anche qui in Italia questo sentimento torni...
(4 Dicembre 2003)
COMITATO CONTRO LA GUERRA – NAPOLI
Qualche riga soggettiva in fretta di due compagni veneti (di soccorsopopolare e venetocontroguerra)sul risultato della riunione del 29 a Roma per l’organizzazione di una lotta contro l’occupazione neocoloniale dell’Iraq, in particolare per il ritiro di tutte le truppe combattenti e di tutti i reparti ausiliari “umanitari” sotto qualunque bandiera organizzati. Un comunicato...
(30 Novembre 2003)
www.controguerra.net
Le mobilitazioni di Parigi in occasione del social Forum e quella di Londra in occasione della visita di Bush, hanno dimostrato che l'opposizione all'aggressione dell'Iraq e alla strategia della guerra infinita non sono venute meno. Il movimento che si è espresso nelle piazze di tutto il mondo contro la guerra può e deve tornare in campo, per denunciare ed ostacolare la politica di...
(26 Novembre 2003)
Red link
Paradossalmente, il movimento pacifista ha avuto meno difficoltà a mobilitarsi contro le aggressioni militari negli ultimi 15 anni, organizzate dagli Usa con più o meno alleati, in assenza di un soggetto militarmente “resistente”. Quando quest’ultimo, invece, c’è stato, vuoi per le sue intrinseche “nefandezze” vuoi per quelle attribuitegli dall’aggressore...
(18 Novembre 2003)
I/le compagni/e di Red Link redlink@virgilio.it La redazione di Vis-à-Vis karletto@rm.ats.it
La guerra che si è recentemente combattuta nel deserto iracheno ha portato alla ribalta uno strumento a disposizione dei comandanti che, opportunamente impiegato, può essere devastante come il fuoco di una intera brigata corazzata e al tempo stesso efficace come le armi che la tecnologia rende sempre più precise e “quasi intelligenti”: le INFOOPS. Innanzi tutto vediamo...
(28 Agosto 2003)
Luca Andreani (Analisi Difesa - n.36.9.1 - luglio/agosto 2003) http://www.analisidifesa.it/
Perché si fanno queste guerre? Lasciamo la parola al Presidente Clinton, in un discorso davanti a funzionari USA a Washington, il 23 marzo 1999, nel momento in cui si accingeva a scatenare i bombardamenti sulla Yugoslavia : «Se vogliamo ottenere delle relazioni economiche stabili, che ci consentano di vendere in tutto il mondo, è necessario che l'Europa ne sia la chiave…Ed...
(11 Luglio 2003)
Michel Collon michel.collon@skynet.be
La guerra imperialista promossa dagli USA che oggi, dopo la Yugoslavia e l’ Afghanistan, si dirige contro il già martoriato popolo iracheno, è diventata asimmetrica, permanente, preventiva. Non è fatta solo di bombardamenti, ma anche di repressione organizzata su scala mondiale contro tutte le forze che oppongono resistenza all’oppressione e al dominio imperialista....
(6 Novembre 2002)
Laboratorio Marxista - Viareggio
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