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(3 Novembre 2012) Enzo Apicella

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Milano: sciopero ATM del 2 aprile 2003

Per i padroni tutti gli scioperi sono illegittimi

(2 Aprile 2003)

Quando scioperavamo contro l’aumento dell’orario di lavoro, ci accusavano di fare scioperi illegittimi e preventivi. Oggi che scioperiamo contro la guerra e le stragi che questa sta causando ATM dice la stessa cosa, ma mai era arrivata a tanto. Ha diffuso tra i lavoratori un clima intimidatorio, dichiarando l’agitazione illegittima, senza avere alcuna autorità istituzionale e giuridica per farlo.

SE FOSSE VERA LA VERSIONE DI ATM PERCHÉ NON È ARRIVATA LA PRECETTAZIONE DA PARTE DEL PREFETTO O DEL MINISTRO? PERCHÉ ATM MENTE!!!

Infatti, come hanno risposto i nostri avvocati: lo sciopero del 2 aprile 2003 non è soggetto agli obblighi contenuti nella legge e nelle regolamentazioni dei diversi settori e categorie, ai sensi dell’art. 2 comma 7 della legge 146/90. Trattasi, infatti, di uno sciopero generale contro la guerra ed a difesa dell’ordine Costituzionale. La partecipazione di fatto dell’Italia al conflitto in atto (dimostrata dalla concessione dell’utilizzo della rete ferroviaria e stradale per la movimentazione e trasporto di materiale bellico e di truppe, dall’utilizzo delle basi in territorio italiano per gli stessi fini e la proclamazione dello stato di emergenza), concretizza una palese violazione dell’art. 11 della Costituzione, non essendo il comportamento del governo italiano legittimato da obblighi derivanti da trattati internazionali, potendosi anzi intendere il medesimo comportamento anche come un sovvertimento del diritto e dell’ordine internazionale.

QUINDI, L’UNICA ILLEGITTIMITÀ È LA VOCE DI ATM. SIAMO DI FRONTE AD UN APERTO ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI SCIOPERO, CHE SI È CONCRETIZZATA, CON I COMUNICATI ALL’UTENZA CHE PREANNUNCIAVANO LA FALSITÀ DI UNO SCIOPERO ILLEGITTIMO DELLO SLAI-COBAS E CON L’OPERA D’INTIMIDAZIONE DEI LAVORATORI ATM, ANCHE ATTRAVERSO L’ILLEGITTIMO ORDINE DI SERVIZIO N° 13 CHE INTIMAVA AI LAVORATORI DI RIPRENDERE IL SERVIZIO MEZZ’ORA PRIMA DELLA FINE DELLO SCIOPERO.

Gravissimo l’atteggiamento dei sindacati confederali, che dopo le promesse fatte con i comizi di piazza, non abbiano ancora dichiarato lo sciopero generale, ne hanno partecipato a quello indetto dal sindacalismo di base, contro una guerra che sta diventando sempre più un massacro di civili inermi.

La provocazione dell’ATM e l’immobilità dei confederali, s’inchinano al servizio di chi ha progettato e di chi ha appoggiato la guerra, e contro chi a questa guerra si oppone con la mobilitazione e lo sciopero; sfruttando una legge di regolamentazione capestro (146/90), che si ritorce puntualmente anche contro i confederali stessi (vedi in caso di Trieste e da ultimo il blocco del servizio pubblico alla TPM di Monza, attuato da tutti i lavoratori e proposto dai confederali, senza alcun preavviso, contro la rottura delle trattative sul PDR).

Qualora dovessero scattare provvedimenti di qualsiasi tipo, nei confronti dei tranvieri di Monza, pronta sarà la nostra risposta di solidarietà e di mobilitazione.

Qualora dovessero scattare provvedimenti di qualsiasi tipo, nei confronti dei tranvieri dell’ATM di Milano, che hanno aderito al LEGITTIMO sciopero del 2 aprile 2003, saremo pronti sul piano legale, e soprattutto TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE ED AUTORGANIZZATO SI SCHIERERà A LORO DIFESA.

CONTRO I MASSACRI DELLA GUERRA LEGITTIMO SCIOPERO GENERALE

Milano, 2 aprile 2003

S.L.A.I. COBAS - M I L A N O

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