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Obama e la Tunisia

Obama e la Tunisia

(16 Gennaio 2011) Enzo Apicella

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Il Mondo Arabo in fiamme

(390 notizie dal 7 Gennaio 2011 al 12 Marzo 2019 - pagina 14 di 20)

Libia, gheddafi e' sul punto di cadere

A Tripoli l'atto finale dell'insurrezione. Scontri ovunque nella capitale. Anche l'aeroporto e' caduto nelle mani dei rivoltosi. Il regime e' vicino alla fine, si teme una carneficina. Un mese fa cominciava in Egitto la rivoluzione

Roma, 25 febbraio, 2011 - Tensione altissima a Tripoli. Il regime pare sul punto di cadere, potrebbe essere una questione di ore, nonostante il tentativo in extremis del governo di riguadagnare consensi attraverso un generoso aumento dello stipendio ai dipendenti pubblici e dei sussidi alle famiglie più povere deciso questa mattina. I ribelli avrebbero preso nelle ultime ore le cittadine di...

(25 Febbraio 2011)

Nena News

Libia, domani nuova manifestazione anti-gheddafi a tripoli

Ma il colonnello e' pronto a contrastarla e sta facendo affluire in citta' truppe fedeli e mercenari. Il paese intanto e' sempre piu' spaccato in due, con la parte orientale nelle mani degli insorti

Roma, 24 febbraio 2011, Nena News (la vignetta e' di Vauro) - «La vita nell’Ovest del Paese è normale, il problema è solo ad Est si affannava a ripetere ieri sera Seif al Islam, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, davanti alle telecamere della televisione di stato. «I negozi, i porti, le scuole e gli aeroporti sono tutti aperti», ha aggiunto. Qualche...

(25 Febbraio 2011)

Nena News

Romania, Iraq, Kosovo... Libia: nelle fosse comuni si seppellisce la verità

25-02-2011/12:22 --- Di che paese si parla nelle citazioni tratte da due importanti quotidiani italiani? “...Ieri sono arrivate altre conferme delle manifestazioni che sabato e domenica hanno sconvolto le città di * e * che sarebbero state represse nel sangue dalla polizia con l'appoggio dell'esercito” (Corriere della sera **/**/****) e ancora “...Fonti dell'opposizione interna...

(25 Febbraio 2011)

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

Nelle piazze svanisce tutto ciò che è solido

Le rivolte della fame che scuotono il mondo arabo possono essere solo le prime ondate del grande tsunami sociale che si sta preparando nelle profondità dei popoli più poveri del pianeta. Il fenomenale aumento dei prezzi degli alimenti (58% il mais, 62% il grano in un anno) sta diventando la spoletta che da il via all’esplosione, ma il combustibile è dato dalla brutale speculazione...

(25 Febbraio 2011)

Raùl Zibechi

Libia: dagli islamici ai liberali, la galassia dell'opposizione a Gheddafi

Fratelli Musulmani, Fronte Nazionale di Salvezza libica e movimenti jihadisti le forze principali Sono le tribù e i clan che, principalmente, compongono il tessuto sociale e politico in Libia. I maggiori esponenti dell'opposizione a Muammar Gheddafi vivono in esilio all'estero, ma restando nel Paese nordafricano i principali movimenti che si oppongono al suo regime sono i Fratelli Musulmani,...

(25 Febbraio 2011)

www.peacereporter.net

Occhio, la libia e' un'altra cosa

Noi siamo la razza che governa il mondo... Non rinunceremo al nostro ruolo nella missione della nostra razza, grazie a Dio, per la civilizzazione del mondo... Dio ci ha fatto il suo popolo eletto... ci ha reso tanto capaci di governare da poter gestire governi tra popoli selvaggi e senili. (Senatore Usa Alfred Beveridge) La stampa è tanto potente nella creazione di immagini da poter far sembrare...

(24 Febbraio 2011)

Fulvio Grimaldi

Libia. Non è una rivolta popolare ma una guerra civile. I dovuti distinguo

Qualche giorno fa sulle pagine di Peacereporter, giustamente Christian Elia invitava a fare dei distinguo nelle rivolte popolari che stanno cambiando la mappa politica del Medio Oriente. Sarebbe infatti un errore non cogliere le diverse dinamiche e forze soggettive che si sono rese protagoniste di un processo storico atteso, inevitabile ma certamente imprevedibile nella velocità della sua estensione. Questa...

(24 Febbraio 2011)

Sergio Cararo (direttore di Contropiano)

dalla Libia un duro colpo all'Italia

Una intensa e martellante campagna propagandistica sta accreditando la menzogna di un leader che massacra il suo popolo con una repressione feroce fatta anche di bombardamenti aerei. Si parla di diecimila morti che naturalmente si attribuiscono a responsabilità di Gheddafi e del suo governo. Una potente e quasi impenetrabile cortina fumogena si è alzata sugli avvenimenti. Filtrano solo...

(24 Febbraio 2011)

Pietro Ancona - segretario generale CGIL sicilia in pensione

Libia: una guerra del petrolio tra eni e bp?

Ci sono vari elementi che consiglierebbero di valutare con molta cautela le attuali "notizie" riguardanti la Libia. A differenza dell'Egitto, la Libia non ha masse di disperati urbani, in parte perché il regime ha adottato un sistema paternalistico/assistenziale che evita gravi forme di miseria, ed in parte perché mancano proprio le masse, dato che si sta parlando di un Paese spopolato,...

(24 Febbraio 2011)

Comidad

la rottura dello Stato Libico, la secessione della Cirenaica

Giusto piangere i morti libici. Giusta l'esecrazione del tiranno e della sua famiglia di spocchiosi dissipatori. Ma tutto l'Occidente oggi in gramaglie non versò una sola lacrimuccia per le centinaia di morti egiziani e neppure per tutti gli altri che hanno pagato con la vita la richiesta di pane e giustizia La rivolta libica è diversa: è una secessione tribale sollecitata da...

(23 Febbraio 2011)

Pietro Ancona

Libia, ennesimo rebus dell’immensa rivolta maghrebina

Il disprezzo per la vita con cui il più clownesco ma non meno sanguinario dei raìs maghrebini sta seminando morte fra i concittadini-sudditi non è cosa diversa da altre sue coercizioni. Anche se usare l’aviazione da guerra per bombardare cortei pur infuriati che assaltano i simulacri d’un personalissimo onnipotente delirio durato quarant’anni offre la misura...

(23 Febbraio 2011)

Enrico Campofreda

E' l'ENI l'obiettivo della insurrezione contro Gheddafi?

Bisogna capire bene da che cosa è fatta l'insurrezione contro Gheddafi in Libia, quanto c'è di sofferenza popolare e giovanile e quanto di interessi tribali che si sono aggrovigliati con quelli USA e delle multinazionali dell'Energia. Quello che è certo è che il metanodotto che porta il gas dall'Algeria alla Libia alla Sicilia è fermo. Non escludo che una vittima...

(22 Febbraio 2011)

Pietro Ancona

Il popolo Arabo dimostra che non ha bisogno di Al-Qaeda e di Bin Laden

La sollevazione popolare In Tunisia e Egitto è un esempio e una prova che il mondo arabo non ha bisogno della vera trappola sionista di Al-Qaeda e Bin Laden. Questo serve anche a fare appello e a riflettere sul non ridurre o cadere nella semplificazione di ridurre il mondo arabo ad una trincea religiosa. Stiamo riproducendo il discorso della destra (stereotipare) per nascondere i suoi fini...

(22 Febbraio 2011)

Susana Khalil - kaosenlared.net, 21.2.2011

Egitto, la lotta continua

Scioperi nella più grande fabbrica d’Egitto nonostante gli avvertimenti

I lavoratori della più grande fabbrica d’Egitto continueranno a scioperare, come ha dichiarato sabato un sindacato indipendente, sfidando l’ avvertimento della giunta militare che non tollererà altre proteste. “Circa 15.000 lavoratori della Compagnia Filati e Tessuti d’Egitto – che impiega 24.000 persone nella città di Al-Mahalla al- Kubra nel Delta...

(22 Febbraio 2011)

AFP (Agence France Press) in uruknet.info – 22.2.2011

Gheddafi: il codice della minaccia

Saief al-Islam Gheddafi è il secondogenito del Colonnello. È un uomo colto - con dottorato alla London School of Economics -, parla un inglese fluente e veste all'occidentale. Soprattutto, si è autoproclamato difensore dei diritti umani. Su di lui - che non ha nessun ruolo politico - è caduta la scelta per parlare (per minacciare) in Tv al popolo libico. La linea di demarcazione...

(21 Febbraio 2011)

Nicola Sessa - Peacereporter

Libia, seif al islam minaccia ma regime vacilla

Seif al Islam, figlio di Gheddafi, prova ad intimidire i libici annunciando una repressione durissima ma l'insurrezione non cessa. Bengasi sarebbe stata "liberata", scontri a Tripoli. Reparti dell'esercito si schierano con la rivolta. I morti sono circa 300.

Roma, 21 febbraio 2011, Nena News (nella foto Seif al Islam Gheddafi durante il discorso televisivo che ha rivolto ieri sera alla nazione) - Ha promesso riforme e una nuova Costituzione Seif al Islam Gheddafi, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, che ieri sera in diretta tv si è rivolto alla nazione mentre nelle strade, non più solo di Bengasi e di altre città della Libia...

(21 Febbraio 2011)

Nena News

Una rivoluzione che non conosce frontiere

dalla Francia

Scene di gioia nelle città egiziane in seguito alla partenza di Mubarak. Giovedì aveva annunciato di restare, pur lasciando il potere all’esercito. Ci voleva ben altro per arginare l’ondata rivoluzionaria. Ha finito per dimettersi venerdì scorso sotto la pressione popolare. Dal canto loro, Obama, Merkel e Sarkozy non hanno reso omaggio agli insorti, ma ai fuggitivi....

(21 Febbraio 2011)

Convergences Révolutionnaires

Pieno sostegno alla rivolta libica. contro gheddafi e berlusconi.

La rivolta popolare della Cirenaica contro il regime di Gheddafi è la continuità della rivoluzione araba iniziata in Tunisia e in Egitto. Un regime sostenuto per dieci anni dai governi italiani di ogni colore sta cercando di annegare nel sangue la rivolta di massa per la libertà. Tutte le sinistre italiane hanno il dovere di sostenere tale rivolta contro Gheddafi e contro il suo...

(20 Febbraio 2011)

Partito Comunista dei Lavoratori

Libia: centinaia di morti, lotta ai vertici regime

Oltre 200 morti in quattro giorni di scontri nella Libia orientale dove brucia la rivolta contro Gheddafi. La stampa araba riferisce di lotta ai vertici del regime

Roma, 20 febbraio 2011, Nena News - Si contano ormai a centinaia i morti nella Libia orientale. Le testimonianze che riescono a sfuggire al blocco di Internet, alla censura dei mezzi d’informazione e all’assenza della stampa internazionale, riferiscono di scontri gravissimi a Bengasi, città tradizionalmente avversa al colonello Muammar Gheddafi, dove ieri le forze di sicurezza hanno...

(20 Febbraio 2011)

Nena News

Continuano gli scioperi e le proteste nei paesi arabi

Quello che non si sa sull’Egitto

La caduta del dittatore Murabak come risultato della mobilitazione popolare è motivo di allegria per qualsiasi persona dotata di sensibilità democratica. Ma la stessa sensibilità democratica dovrebbe renderci coscienti che la versione dei fatti successi che è apparsa sui mezzi di informazione di maggiore diffusione internazionale (da Al Jazeera a The New York Times, alla...

(19 Febbraio 2011)

Vicenç Navarro, rebelion.org- 18.2.2011

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