">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Movimento    (Visualizza la Mappa del sito )

Archivio notizie:: Altre notizie

Sulla grazia a Sofri: Due pesi e due misure. Inaccettabile!!!

Editoriale di Radio Città Aperta del 12 novembre

(12 Novembre 2002)

In questi giorni si sente molto parlare di grazia per Adriano Sofri. Pare che il premier Berlusconi abbia dato semaforo verde ma l'ultima parola spetta al presidente della Repubblica Ciampi. Un vasto schieramento trasversale - spesso per ragioni opposte e disparate - appoggia il provvedimento. Qualcuno ironizza su uno scambio tra la grazia a Sofri e l'approvazione della Legge Cirami. Al contrario, la destra e la Lega, sparano a palle incatenate contro il perdonismo e rivendicano il loro ruolo di partiti d'ordine.

Adriano Sofri è stato condannato in via definitiva per l'omicidio del commissario Calabresi. Non ha richiesto la grazia ma ha lasciato che questa richiesta emergesse in quella che viene definita "società civile". In compenso, in questi anni, non ha mai rinunciato a dare il suo contributo come intellettuale di servizio a sostegno delle cause peggiori: dal sostegno ai bombardamenti della NATO contro la Jugoslavia alle campagne dei radicali sulla Cecenia, dalla critica frontale ai movimenti contro la guerra al sostegno di Israele come isola democratica nel mare barbarico del mondo arabo.

Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, si è così rivelato una penna e una opinione al servizio dell'occidente e delle sue ambizioni neocoloniali.

Ma le opinioni non possono essere sottoposte a processo né determinare condanna o clemenza. Il problema allora è un altro. Se viene concessa la grazia Adriano Sofri perchè altri prigionieri politici di sinistra dovrebbero rimanere nelle patrie galere?

Sofri, come altri, è stato condannato per un omicidio politico. Se ad assicurargli la clemenza saranno le sue opinioni - più simili a quelle dei potenti che a quelle degli oppositori - si introdurrebbe un orrore giuridico e una contraddizione politica di prima grandezza.

Venga concessa anche la grazia ad Adriano Sofri ma - per coerenza - il governo e il parlamento si dovrebbero dichiarare disponibili a concedere una amnistia per tutti i prigionieri politici nel nostro paese. In caso contrario assisteremo ancora una volta al sistema dei due pesi e delle due misure che ha legittimato le guerre di questi anni, guerre che Adriano Sofri ha considerato sempre giuste e che noi abbiamo considerato sempre sbagliate.

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie dell'autore «Radio Città Aperta - Roma»

6469